Per installare da soli un antifurto in casa è necessario prima di tutto conoscere lo schema di base del circuito. A dir la verità esso è tutt’altro che complicato, e può essere paragonato allo schema per l’accensione da più punti di una o più lampade attraverso un relè che viene gestito da pulsanti. Nel caso di un impianto di allarme, ad essere azionata è una sirena; al posto dei pulsanti, invece, ci sono i contatti che vengono collocati in corrispondenza delle finestre e delle porte.
Antifurto: come viene collegato il circuito
Il collegamento tra il circuito e la linea di alimentazione elettrica è reso possibile da una scatola di derivazione. Il conduttore di fase è indirizzato a un interruttore, mentre il conduttore di terra e il conduttore di neutro sono inviati verso la suoneria. Attraverso un ponticello, poi, è necessario collegare il ritorno dell’interruttore ai due morsetti di ingresso di un relè a 220 volt. Di questi, uno rappresenta il contatto dell’interruttore interno al relè, il quale può essere chiuso o aperto, mentre l’altro è indispensabile per alimentare la bobina. Il collegamento dei contatti applicati sulle finestre è in parallelo, il che vuol dire che per far partire l’allarme è sufficiente aprire una finestra. Una uscita del relè è collegata alla suoneria, mentre l’altra è collegata ai contatti esterni.
Come funziona il circuito
Nel momento in cui viene data tensione al circuito attraverso l’interruttore generale a chiave, la suoneria resta muta se tutte le finestre e tutte le porte sono chiuse, dato che il relè non viene eccitato. Quando anche solo una delle aperture in questione viene spostata, la suoneria entra in azione perché il relè è stato eccitato. La suoneria continua a suonare anche nel caso in cui la porta o la finestra vengano richiuse subito. In pratica, la sirena non suona più solo se l’interruttore a chiave interrompe il circuito.
Il dispositivo di ritardo
Una manopolina apposita permette di regolare il dispositivo di ritardo di cui è munito il circuito. Ciò permette di dare a chi esce il tempo necessario per attivarlo, così che la porta possa essere chiusa prima che l’allarme entri in funzione; al tempo stesso chi entra ha la possibilità di aprire la porta e riuscire a disattivare l’allarme tramite l’interruttore a chiave senza che esso suoni subito. Per l’installazione, c’è bisogno solo di una scatola di derivazione murata.
L’interruttore a chiave
Per installare l’antifurto è necessario realizzare la canalizzazione dell’impianto, che può essere esterna o sottotraccia, e a quel punto è possibile mettere nell’incavo della placca l’interruttore a chiave. Il conduttore di fase derivato dalla linea viene collegato a un morsetto dell’interruttore; ovviamente è fondamentale prestare attenzione ai colori dei cavi. I contatti sono composti da due parti, di cui una deve essere collocata vicino alla battuta di chiusura della finestra o della porta, mentre l’altra va posizionata sull’anta. Tra le due parti devono esserci pochi millimetri di distanza nel momento in cui l’anta è chiusa.
Cosa occorre sapere sui kit di allarme
Per ottenere ulteriori informazioni sui kit allarme casa si può fare riferimento alle spiegazioni disponibili sul sito Antifurtocasa.biz, che permettono di conoscere tutti i pregi e le caratteristiche degli impianti di sicurezza. Qui, tra l’altro, si può scoprire quali sono i componenti fondamentali di un kit, e cioè la centralina, la sirena di allarme, i sensori volumetrici da interno, il telecomando e i rilevatori a contatto magnetico.
Ovviamente a seconda delle necessità è possibile integrare componenti ulteriori, dai combinatori telefonici ai sensori perimetrali esterni, passando per le telecamere di videosorveglianza. Per esempio, Sector Alarm che oltre l’installazione del sistema di allarme casa offre il servizio di monitoraggio 24/7 dalla Centrale di ricezione allarmi. In caso di dubbi, è comunque indispensabile rivolgersi a un professionista del settore.