l’Universo è in costante cambiamento, con galassie che si muovono, interagiscono e si evolvono nel tempo. Le collisioni tra galassie sono eventi comuni che possono avere un impatto profondo sulla loro morfologia e sulla loro composizione. La galassia Bullseye, recentemente scoperta grazie alle osservazioni di Hubble e Keck, è un esempio affascinante di come una collisione con una galassia più piccola possa aver dato origine a una struttura ad anelli unica nel suo genere.
La galassia Bullseye: un record di anelli cosmici
La galassia Bullseye, formalmente conosciuta come LEDA 1313424, si trova a 567 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione dei Pesci. Questa galassia detiene ora il record per il maggior numero di anelli osservati in una galassia, ben nove! Questa scoperta è stata fatta da un team di ricerca guidato da Imad Pasha della Yale University.
Come un sasso gettato in uno stagno, la collisione tra una galassia nana blu e la galassia Bullseye ha creato un’onda di increspature che si è propagata attraverso la galassia più grande. Queste increspature sono diventate anelli di stelle e gas, che ora possiamo osservare grazie alla potenza dei telescopi Hubble e Keck. La sua scoperta è stata una sorpresa per gli astronomi. Imad Pasha ha raccontato di aver notato questa galassia mentre esaminava un’indagine di imaging terrestre. La sua struttura ad anelli multipli lo ha immediatamente colpito e ha deciso di studiarla più da vicino.
Grazie alle osservazioni di follow-up, il team è stato in grado di identificare la galassia nana blu che ha causato la collisione. Questa galassia, visibile al centro-sinistra di LEDA 1313424 nell’immagine di Hubble, si è tuffata nel cuore della galassia, creando gli anelli che oggi osserviamo.
La scoperta della galassia Bullseye ci ha fornito nuove informazioni sulla formazione e l’evoluzione delle galassie. Le collisioni tra galassie sono eventi comuni nell’universo e possono avere un impatto significativo sulla loro struttura e morfologia. Studiare questi fenomeni ci aiuta a capire meglio come si sono formati e come sono cambiati nel tempo gli oggetti celesti che popolano il nostro Universo.
Un’istantanea di un evento cosmico unico
Secondo i ricercatori, l’immagine attuale della galassia Bullseye mostra il suo stato circa 50 milioni di anni dopo che la nana blu l’ha attraversata. Nonostante le due galassie siano separate da 130.000 anni luce, una sottile scia di gas le collega ancora: “La stiamo osservando Bullseye in un momento molto speciale“, ha affermato il professor Pieter G. van Dokkum di Yale, coautore dello studio: “C’è una finestra temporale molto ristretta dopo l’impatto in cui una galassia come questa può avere così tanti anelli”.
La struttura multi-anello della galassia Bullseye corrisponde perfettamente alle previsioni dei modelli matematici che simulano collisioni tra galassie. L’impatto con la nana blu ha causato lo spostamento di materiale galattico sia verso l’interno che verso l’esterno, innescando ondate multiple di formazione stellare lungo le linee di increspatura, in accordo con i modelli: “È estremamente gratificante confermare questa previsione di lunga data con la galassia Bullseye“, ha affermato van Dokkum.
I modelli suggeriscono che i primi due anelli della galassia Bullseye si siano formati rapidamente, espandendosi poi in cerchi più ampi. La formazione degli anelli successivi è avvenuta in tempi diversi, mentre la nana blu attraversava il nucleo della galassia più grande. Il team di ricerca ipotizza che un tempo esistesse anche un decimo anello, ora non più visibile perché troppo esterno. Questo anello potrebbe essere stato fino a tre volte più lontano dell’anello più largo osservato nell’immagine di Hubble.
La galassia Bullseye è molto più grande della nostra Via Lattea: con una larghezza di circa 250.000 anni luce, supera di gran lunga i 100.000 anni luce della Via Lattea. Tra miliardi di anni, la Via Lattea e la vicina galassia di Andromeda si scontreranno. Tuttavia, le simulazioni al computer suggeriscono che questa collisione sarà un processo molto più complesso di un semplice impatto.
Conclusioni
Gli astronomi non dovranno aspettare miliardi di anni per osservare altre collisioni galattiche. Con l’entrata in funzione del telescopio spaziale Nancy Grace Roman della NASA, la scoperta di questi eventi spettacolari diventerà molto più frequente: “Una volta che il telescopio spaziale Nancy Grace Roman inizierà le operazioni scientifiche, oggetti interessanti salteranno fuori molto più facilmente“, ha concluso Van Dokkum: “Scopriremo quanto siano rari questi eventi spettacolari”.
Lo studio è stato pubblicato sul The Astrophysical Journal Letters.