Investigatori UFO nel dicembre del 1980 si occuparono di un caso definito “molto convincente” che ebbe luogo a Foxboro, nel Massachusets. Un giovane avrebbe avvistato un enorme oggetto volante che lo colpì con un raggio luminoso.
Diverse volte è stato segnalato l’utilizzo di laser o fasci di luce da parte di questi misteriosi oggetti che, in alcuni racconti, hanno portato a forme di paralisi denunciate dai testimoni o, in alcuni casi, a forme di comunicazione telepatiche.
Le cronache ufologiche segnalano, poco più di un decennio dopo, un incidente simile avvenuto in Florida che per diversi ricercatori è indice di un vero e proprio programma extraterrestre di esplorazione.
L’incidente fu indagato da Edwin Fogg Jr. e Joseph Nyman della Mutual UFO Network (MUFON) quasi immediatamente dopo l’incontro.
I fatti risalgono alla sera del 5 dicembre 1980, e secondo la relazione, c‘era un “freddo pungente”. Il testimone, un giovane di 13 anni anonimo, verso le 18:30 entrò nella sua casa dal cortile sul retro. Mentre lo faceva, affermò di aver osservato a un UFO che era “più grande di una casa”. I genitori, la madre e il patrigno furono dubbiosi su quanto osservato dal giovane ma furono colpiti dalla paura e agitazione mostrata dal figlio.
Il giovane raccontò che l’oggetto, grande come una casa, comparve improvvisamente “dal nulla“, librandosi sopra di lui. Quindi, un raggio di luce venne sparato dalla parte inferiore della nave colpendolo.
Il giovane si rese immediatamente conto di non potersi muovere mentre allo stesso tempo iniziò a sentire uno strano “borbottio dentro testa“. Il tutto sarebbe continuato per circa 10 minuti prima di perdere conoscenza.
Gli investigatori notarono un insolito rossore, simile a una scottatura solare, che non dava nessun dolore sul busto del giovane, che non sapeva come se lo fosse procurato. Il suo ultimo ricordo dopo aver ripreso conoscenza era quello di aver percorso il giardino e di essere rientrato a casa. I genitori decisero di lasciare un registratore acceso vicino al letto del figlio, in modo da registrare qualsiasi cosa avesse detto nel sonno, infatti sapevano che il figlio, sotto stress tendeva a parlare nel sonno.
Grazie a questo stratagemma i genitori e gli investigatori riuscirono parzialmente a carpire delle informazioni per chiarire cosa fosse successo la notte dell’avvistamento.
La registrazione parlava di un raggio di luce, di comandi telepatici e di come queste voci lo avessero voluto esaminare senza fargli alcun male. Nonostante questo non era chiaro se effettivamente il ragazzo, come capitato in altri casi UFO, ricordasse di essere stato effettivamente rapito fisicamente a bordo dell’oggetto misterioso osservato.
La famiglia in seguito registrò vari episodi paranormali accaduti in presenza del figlio: luci che si accendevano o si spegnevano o cose del genere che forse erano correlate con i fatti occorsi la sera del 5 dicembre.
Ad occuparsi del caso fu il MUFON che non ravvisò nessun tentativo di truffa da parte del ragazzo o dei familiari. Questo perché la madre aveva un contenzioso aperto per la custodia del ragazzo con il padre naturale e la fuga di notizie simili create ad arte avrebbero potuto causare solo dei problemi.
Il caso comunque non venne studiato e compare poco nelle casistiche, forse la commistione ufo-paranormale non fece diventare il caso interessante.
Fonte: https://www.ufoinsight.com/the-1980-foxboro-light-beam-incident/