Forse individuata una esoluna con attività vucanica

Questa esoluna sarebbe ricoperta di vulcani attivi e orbiterebbe attorno a un gigante gassoso caldo, WASP-49b appartenente alla categoria di esopianeti soprannominati "Gioviani caldi"

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Dato il grande numero di lune nel nostro sistema solare è probabile che anche gli esomondi siano accompagnati da questi corpi celesti. Anche se dobbiamo trovarne con certezza ancora una, gli astronomi hanno da poco scoperto un segnale che potrebbe indicare l’esistenza di una “esoluna“.

Tale segnale, potrebbe rivelare non una semplice esoluna, ma qualcosa di simile a una versione ingrandita di Io, la luna di Giove, l’oggetto vulcanicamente più attivo del sistema solare. Non solo, questa esoluna sarebbe ricoperta di vulcani attivi e orbiterebbe attorno a un gigante gassoso caldo, WASP-49b appartenente alla categoria di esopianeti soprannominati “Gioviani caldi”. WASP-49b orbita attorno alla sua stella madre, una nana gialla WASP-49 in soli 2,8 giorni.

Secondo l’astrofisico Apurva Oza, dell’Istituto di fisica dell’università di Berna: “Sembra essere un pericoloso mondo vulcanico con una superficie di lava fusa, una versione lunare di Super Terre come 55 Cancri-e

Il team di astronomi non ha rilevato direttamente l’esoluna, ma ne ha dedotto la possibile presenza sulla base di alcuni dati raccolti dall’atmosfera superiore dal pianeta WASP-49b. I dati utilizzati provengono da un documento che descriveva l’atmosfera di WASP-49b pubblicato nel 2017. I ricercatori hanno notato la presenza di uno spesso strato di gas di sodio ad altitudini insolitamente libere da nuvole e il fatto ha destato il loro interesse come ha fatto capire Oza, che ha aggiunto: “Il gas di sodio neutro è così lontano dal pianeta che è improbabile che venga emesso solo da un vento planetario“.

Siamo a conoscenza, grazie alle osservazioni compiute nel nostro sistema solare che sulla luna di Giove Io, l’attività vulcanica produce quantità piuttosto elevate di potassio e sodio. Questi elementi non si depositano in quantità significative sulla superficie della luna, ma vengono trascinati nella complessa magnetosfera di Giove, creando un toro di materiale che avvolge il pianeta.

L’attività vulcanica di Io è generata dall’intensa interazione gravitazionale con Giove, dovuta all’orbita ellittica del satellite. Le forze mareali, generano attrito e di conseguenza riscaldano il satellite che altrimenti non sarebbe così attivo.

Già nel 2006, un’altro team di ricercatori ha ipotizzato la presenza di un anello di materiale attorno al pianeta gigante HD 209458b, che transitando davanti alla sua stella madre ha rivelato la presenza di sodio. Questo potrebbe significare che in orbita intorno a HD 209458b potrebbe esserci una esoluna.

Quindi, il team lavorando sui numeri ha scoperto che una esoluna vulcanicamente attiva potrebbe effettivamente rilasciare più potassio e sodio orbitando attorno al pianeta.
La squadra di Oza ha concluso che il sodio e il potassio attorno a WASP-49b, nelle quantità e alla strana altitudine rilevata, potrebbero essere stati espulsi plausibilmente da una luna vulcanica.

E’ anche plausibile che siano responsabili altri processi o fenomeni, ad esempio un anello di gas ionizzato.

Per ottenere una risposta chiara e definitiva occorreranno altre osservazioni più dettagliate. Le linee del sodio e del potassio sullo spettro sono entrambe molto forti; cercando più da vicino, i ricercatori sperano di trovare i segnali più deboli di altri gas vulcanici volatili nell’atmosfera del pianeta, come ad esempio, zolfo e ossigeno. Comprendere se altri sistemi extrasolari posseggono lune come il nostro sarà più semplice grazie alla prossima generazione di telescopi.

Mentre l’attuale ondata di ricerca sta andando verso l’abitabilità e la biosignatura, la nostra firma è una firma di distruzione“, ha detto Oza. “La parte eccitante è che possiamo monitorare questi processi distruttivi in tempo reale, come i fuochi d’artificio“.

La ricerca è stata accettata su The Astrophysical Journal ed è disponibile su arXiv