La tecnologia degli iPhone ha raggiunto traguardi considerevoli, e nonostante si dia fatto di tutto per renderli impermeabili all’acqua, wuesto elemento fa ancora a pugni con il telefono marchiato Apple. Tra i suggerimenti più diffusi su internet per ovviare al problema, c’è quello di immergere il telefono nel riso crudo.
Immergere il tuo iPhone nel riso crudo: la Apple lo sconsiglia
Tra i rimedi della cybernonna per salvate il tuo iPhone da un accidentale tuffo nell’acqua si legge spesso quello di riuscire a salvarlo agendo in fretta e scollegalo, se ovviamente è collegato, spegnerlo il più rapidamente possibile e cerca di rimuovere quanta più acqua possibile con asciugamani e un aspirapolvere. Successivamente, virne condigliato di metterlo in una ciotola di riso crudo o altro materiale assorbente per 48-72 ore prima di accenderlo.
Anche fonti attendibili come BBC Science Focus affermano che funziona, anche se non è l’approccio migliore, ma un nuovo documento di supporto Apple individuato lo sconsiglia espressamente.
L’avviso arriva a causa di una nuova funzionalità di rilevamento dei liquidi: “Se il tuo iPhone si bagna, una nuova funzionalità invia un avviso avvertendoti che il tuo telefono è bagnato e che dovresti aspettare per caricarlo“, dice l’azienda fondata da Steve Jobs.
Le linee ufficiali dell’azienda califormiana infatti dicono:
• Non asciugare il tuo iPhone utilizzando una fonte di calore esterna o aria compressa.
• Non inserire oggetti estranei, come un batuffolo di cotone o un tovagliolo di carta, nel connettore.
•Non mettere il tuo iPhone in un sacchetto di riso. Ciò potrebbe consentire a piccole particelle di riso di danneggiare il tuo iPhone.
A quanto pare, sempre secondo le linee guida della Apple, il segreto è quello di sviluppare la paramita della pazienza:
1.Tocca delicatamente il tuo iPhone con la mano con il connettore rivolto verso il basso per rimuovere il liquido in eccesso. Lascia il tuo teleft in un’area asciutta con un po’ di flusso d’aria.
- Dopo almeno 30 minuti, prova a caricare con un cavo Lightning o USB-C o a collegare un accessorio.
3. Se visualizzi nuovamente l’avviso, è ancora presente del liquido nel connettore o sotto i pin del cavo. Lascia il tuo iPhone in un’area asciutta con un leggero flusso d’aria per massimo un giorno. Puoi riprovare a caricare o connettere un accessorio durante questo periodo. Potrebbero essere necessarie fino a 24 ore per asciugarsi completamente.
- Se il telefono si è asciugato ma continua a non caricarsi, scollega il cavo dall’adattatore e scollega l’adattatore dalla presa a muro, se possibile, quindi ricollegali. Se il problema persiste, si può sempre contattare il supporto Apple.
Non è solo la Apple a sconsigliare l’uso del riso
Non è solo Apple a sconsigliare la tecnica dell’essiccazione del riso. Samsung nota che alcuni dispositivi Galaxy sono impermeabili, quindi questo aiuta. Se il tuo dispositivo si bagna, Samsung consiglia:
•Spegni il dispositivo e rimuovi la batteria, se possibile, afferma il colosso dell’elettronica sul suo sito di supporto .
•Elimina l’umidità dall’esterno, dal jack delle cuffie e dalla porta di ricarica, magari utilizzando un batuffolo di cotone o un bastoncino di cotone.
•Se il tuo dispositivo si è bagnato con acqua di mare, acqua clorata o bevande, potresti volerlo immergere in acqua pulita. (Vedi come su Samsung.com ).
Quindi, si consiglia l’asciugatura all’aria per i dispositivi impregnati d’acqua.
•Metti il dispositivo ad asciugare in un’area ben ventilata o all’ombra con aria fresca (proveniente da un ventilatore). Non cercare di asciugarlo rapidamente con un asciugacapelli o con aria calda.
• Dopo l’asciugatura all’aria, Samsung consiglia di portare il dispositivo presso un centro assistenza.
iPhone: un po’ di storia
Apple ha progettato il suo primo smartphone mobile per eseguire il sistema operativo Mac OS X, reso popolare sui personal computer dell’azienda. L’elemento più rivoluzionario del dispositivo è stata la sua interfaccia multisensore sensibile al tocco.
Il touchscreen ha consentito agli utenti di manipolare tutti i programmi e le funzioni del telefono con la punta delle dita anziché con uno stilo o tasti fisici. Questa interfaccia, perfezionata, se non inventata, da Apple, ricreava un’esperienza fisica tattile: ad esempio, l’utente poteva rimpicciolire le foto con un movimento di pizzicamento o sfogliare gli album musicali utilizzando un movimento di scorrimento.
L’iPhone prevedeva anche la navigazione in Internet, la riproduzione di musica e video, una fotocamera digitale, una segreteria visiva e un elenco di contatti a schede.
L’attrattiva principale dell’iPhone era l’integrazione di un software intuitivo e un’interfaccia accattivante e semplificata, nonché la capacità di accogliere nuovi software selezionati dall’utente. Più di 100 milioni di applicazioni sono state scaricate nei primi 60 giorni dall’apertura online dell’App Store per iPhone da parte di Apple nel 2008, e a gennaio 2010 dallo store erano state scaricate più di tre miliardi di app.
Nel 2008, solo un anno dopo il suo debutto , Apple ha rilasciato una seconda versione dell’iPhone che è stata aggiornata per utilizzare la tecnologia wireless di terza generazione (3G). Come per l’iPhone originale, la domanda era elevata e il nuovo iPhone 3G ha venduto un milione di unità nei primi tre giorni dalla sua introduzione.
Oltre ai cambiamenti hardware come una fotocamera digitale da 3 megapixel che potrebbe anche registrare video digitali e una bussola digitale interna (in grado di funzionare con vari software di mappatura), l’iPhone 3GS includeva un nuovo sistema operativo, iPhone OS 3.0. Il nuovo sistema includeva il supporto per i controlli ad attivazione vocale e il gioco peer-to-peer ( P2P ) di giochi elettronici con altri utenti iPhone tramite connessioni Internet Wi-Fi.
Quest’ultima caratteristica faceva parte della strategia di Apple per competere nel mercato dei giochi portatili con il DS della Nintendo Company e la PSP della Sony Corporation.