Intuitive Machines si prepara a lanciare il suo lander Nova-C alla volta della Luna. La navicella sarà dotata, tuttavia, di diverse telecamere con cui potrà analizzare al meglio la superficie del nostro satellite naturale.
Il lander viaggerà a bordo del razzo Falcon 9 (di proprietà di SpaceX) il prossimo 14 febbraio da Cape Canaveral alle 00:57. La navicella trasporterà dodici carichi utili, metà dei quali appartenenti alla NASA. Tra questi carichi sono contemplate le Stereo Cameras for Lunar Plume-Surface Studies (SCALPSS), sviluppate presso il Langley Research Center della NASA a Hampton, in Virginia, e posizionate attorno alla base del lander.
Nova-C: gli strumenti che avrà a disposizione sulla Luna
SCALPSS 1.0 sarà un sistema attivo durante la discesa di IM-1 Nova-C (il nome alternativo del lander è Odysseus). Il sistema analizzerà come la superficie lunare verrà influenzata e modificata al contatto con la navicella. L’esperimento utilizza la stereofotogrammetria, in cui le immagini sovrapposte delle telecamere vengono utilizzate per creare una vista 3D della Luna, consentendo un’analisi dettagliata dei cambiamenti del paesaggio circostante dopo l’atterraggio da parte di Nova-C.
I risultati aiuteranno scienziati e ingegneri a prevedere gli effetti degli atterraggi sulla superficie lunare, un punto importante per il progetto Artemis, che mira a riportare l’uomo sulla Luna, prevedendo tuttavia un soggiorno più lungo degli esseri umani sul nostro satellite rispetto al passato. Ci sono però delle preoccupazioni da parte degli esperti, poiché Nova-C potrebbe seriamente danneggiarsi (per svariati motivi) durante o dopo l’allunaggio. Certo, situazioni simili sono difficili da prevedere e da gestire, me nel frattempo si stanno ultimando i lavori affinché l’operazione si concluda senza intoppi.
L’agenzia spaziale ha fatto sapere tramite un recente articolo online: “Sotto Artemis, la NASA intende collaborare con partner commerciali e internazionali per stabilire la prima presenza a lungo termine sulla Luna. In questa iniziativa Commercial Lunar Payload Services (CLPS), SCALPSS 1.0 si concentra esclusivamente sul modo in cui il lander altera la superficie della Luna durante l’atterraggio. Inizierà a catturare le immagini da prima del momento in cui il pennacchio di scarico del lander comincerà a interagire con la superficie fino al completamento dell’atterraggio”.
E inoltre: “Le immagini finali verranno raccolte su una piccola unità di archiviazione dati di bordo prima di essere inviate al lander per il downlink sulla Terra. Il team avrà probabilmente bisogno di almeno un paio di mesi per elaborare le immagini, verificare i dati e generare mappe digitali di elevazione 3D della superficie”.
Il lavoro, per quanto complesso, aiuterà tuttavia a pianificare le missioni future e garantire la sicurezza degli sbarchi sulla Luna. Il lander IM-1 Nova-C tenterà di diventare il primo veicolo spaziale privato ad atterrare con successo sulla superficie del nostro satellite.
Non solo gli USA con Nova-C: altri paesi hanno tentato, o stanno tentando, appassionanti e onerose imprese per la conquista del nostro satellite. Prendiamo ad esempio le missioni di atterraggio lunare Beresheet della società israeliana SpaceIL e Hakuto-R della società giapponese ispace nel 2019 e nel 2023. Ci sono stati però anche dei fallimenti come la pedita del Peregrine di Astrobotics a inizio 2024. La navicella ha subito una fuoriuscita di carburante che ha posto fine alla missione poco dopo essersi separato dallo stadio superiore del suo razzo, il Vulcan Centaur.
Come Peregrine, Odysseus fa parte del programma CLPS (Commercial Lunar Payload Services) della NASA. L’iniziativa è inclusa nel più ampio programma Artemis dell’agenzia spaziale statunitense.
Un’altra missione, la Blue Ghost di Firefly Aerospace, dovrebbe trasportare SCALPSS 1.1 entro la fine del 2024. Questa versione aggiornata, rispetto alla sua versione 0.1, presenterà due fotocamere aggiuntive.
Al momento siamo solo nelle fasi iniziali di colonizzazione del nostro satellite, ma volendo un po’ giocare con la fantasia, non è escluso che tra qualche decennio (o secolo) l’uomo possa realmente soggiornare sulla Luna, creando qui alberghi e altre strutture di relax. Lo spazio potrebbe diventare un giorno un vero e proprio luogo turistico e queste prime piccole, ma ambiziose imprese da parte dell’umanità stanno gettando le basi per un futuro sempre più “sci-fi”.