I ricercatori del Naval Research Laboratory (NRL) degli Stati Uniti hanno scoperto tra i campioni riportati dalle missioni Apollo rocce lunari contenenti idrogeno che, se combinato con l’ossigeno lunare, potrebbe fornire una possibile riserva d’acqua per i futuri esploratori.
Un gruppo di ricerca dell’NRL, guidato da Katherine D. Burgess e dai membri del suo team Brittany A. Cymes e Rhonda M. Stroud, hanno recentemente annunciato le scoperte cui sono giunte nello studiare alcune rocce lunari.
Il documento articola “L’uso efficace della risorsa dipende dallo sviluppo della comprensione di dove e come all’interno della regolite l’acqua si forma e viene trattenuta“.
Per studiare i campioni, nello specifico il campione lunare 79221, è stato utilizzata la microscopia elettronica a trasmissione, una tecnica che utilizza un fascio di particelle di elettroni per visualizzare i campioni e generare un’immagine altamente ingrandita. In particolare, il team ha esaminato granelli di minerali apatite e merrillite e ha scoperto segni di erosione “spaziale” dovuta al vento solare. Il vento solare è un flusso di particelle cariche che si allontanano dal Sole a velocità fino a 1,6 milioni di km all’ora.
L’idrogeno stesso è una risorsa estremamente utile e, se potesse essere estratto dal materiale della superficie lunare, potrebbe aiutare molti aspetti dell’esplorazione.
Questo articolo è stato originariamente pubblicato da Universe Today. Leggi l’ articolo originale.