Xiaomi una multinazionale cinese che opera nel campo dell'elettronica di consumo, fondata in Cina nel 2010 da Lei Jun e con sede a Pechino, ha presentato oggi il suo CyberDog, un robot quadrupede open source
Xiaomi una multinazionale cinese che opera nel campo dell’elettronica di consumo, fondata in Cina nel 2010 da Lei Jun e con sede a Pechino, ha presentato oggi il suo CyberDog, un robot quadrupede open source su cui gli sviluppatori possono basarsi per creare le proprie applicazioni per il robo-canino.
Come sottolinea un post sul blog di Xiaomi, il robot viene eseguito utilizzando una versione di Jetson Xavier NX di NVIDIA, noto come il più piccolo supercomputer AI del mondo.
Il potente modulo AI consente tutta una serie di applicazioni compreso riconoscere e seguire il proprio padrone.
L’ascesa del cyber cagnolino
CyberDog di Xiaomi è dotato di 11 sensori, inclusi sensori tattili e ultrasonici, che gli consentono di “interagire con il suo ambiente”. Le telecamere sul robot gli consentono inoltre di seguire una persona assegnata e di superare gli ostacoli nelle immediate vicinanze. Può persino scegliere un individuo da una folla e, cosa piuttosto preoccupante, taggare quella persona per seguirla.
“Abbinato alla postura umana e al monitoraggio del riconoscimento facciale, CyberDog è in grado di seguire il suo proprietario e sfrecciare intorno agli ostacoli”, ha spiegato Xiaomi nel suo rilascio.
CyberDog è un altro esempio di robot che assomiglia stranamente al robot Spot di BostonDynamics. Un altro esempio recente è arrivato dall’AlphaDog dell’azienda cinese Weilan, un robot che assomiglia in modo sorprendente a Spot ma è decisamente rivolto al mercato commerciale.
Tutti questi robot utilizzano la più recente tecnologia robotica all’avanguardia per creare una macchina agile in grado di attraversare una varietà di terreni, il che significa che possono essere utilizzati per la risposta ai disastri e ad una serie di altre applicazioni volte a impedire agli esseri umani di mettersi in pericolo.
Sfruttare la “passione di una comunità di robotica open source”
Nel caso del CyberDog di Xiaomi, la società afferma che inizierà consegnando 1.000 delle macchine a “fan, ingegneri e appassionati di robotica Xiaomi per esplorare insieme l’immensa possibilità di CyberDog“. L’idea è di sfruttare la passione di una comunità di robotica open source, ospitata da Xiaomi, per ideare applicazioni innovative per la macchina.
Ovviamente, Xiaomi non distribuirà queste macchine gratuitamente. Chiunque voglia essere coinvolto nell’iniziativa dovrà pagare 9.999 yuan (circa 1.540 dollari) per mettere le mani su una delle macchine e iniziare a pianificare i loro folli piani.
Sarà un esperimento affascinante a cui assistere, poiché le applicazioni non pianificate potrebbero diventare virali tramite video che mostrano ciò che può fare il robot.
BostonDynamics, ad esempio, ha subito alcuni incidenti di pubbliche relazioni indesiderati da quando Spot il robot è diventato disponibile in commercio, che vanno da uno YouTuber che insegna la macchina a fare pipì all’esercito francese che lo utilizza per l’addestramento al combattimento.
Quando il limite maggiore alle applicazioni della macchina è l’immaginazione dell’utente, le possibilità sono infinite.
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