Il mondo dei videogames è ricco di sfaccettature, che coinvolgono anche certi lati oscuri della nostra anima, o episodi e credenze quantomeno particolari. Nascono così i videogames che, al di là del loro successo “sul campo”, piacciono anche e soprattutto per via di alcuni elementi che appartengono al mondo oscuro dell’insondabile. Vediamo di analizzare i casi più eclatanti.
Il mistero del videogioco arcade Polybius
Negli anni ’80 alcune sale giochi di Portland vennero scelte per l’installazione di un cabinato unico nel suo genere. Polybius era sostanzialmente un puzzle game dai tratti psichedelici e con una grafica molto strana, nonché particolare per il tempo. Suscitò talmente tanta curiosità che, in breve tempo, iniziarono a diffondersi diverse leggende metropolitane sul gioco. C’era ad esempio chi sosteneva che portasse alla follia, e chi invece credeva che il videogame fosse infarcito di messaggi subliminali. Inoltre, si pensava che vi fossero degli uomini del governo in incognito presso le sale di Polybius, il cui compito era prendere appunti sui risultati dei giocatori.
La roulette online e il suo passato infernale
Oggi sono numerose le persone che giocano alla roulette online, o che provano nuove alternative digitali come Lightning Roulette Live, chiaro esempio del successo dei game shows. Ma in pochi sanno che la roulette originale, per decenni, è stata etichettata come “il gioco del diavolo”. Si tratta più che altro di folklore, di credenze nate da alcuni elementi propri del gioco, che possiamo ritrovare anche nella versione online della ruota.
Si fa ad esempio riferimento al fatto che la somma dei numeri della roulette dà come risultato il 666. O al fatto che il successo improvviso di questo gioco fu dovuto ad un presunto patto col diavolo stretto da Francois Blanc. Occorre sottolineare ancora una volta che si tratta di semplici curiosità, stimolate da un gioco che viene considerato tra i più iconici nel gambling.
Killswitch, il gioco maledetto
Fra i casi più noti di videogames maledetti troviamo Killswitch, un gioco unico nel suo genere, dotato di un sistema di autodistruzione che si attivava al termine della partita. Il gioco ha una meccanica di per sé semplice: il protagonista deve scappare da una miniera, evitando le creature che la popolano. Una curiosità? La più pericolosa, ovvero Ghast, è del tutto invisibile. Inoltre, il gioco venne prodotto in edizione limitata con pochissime copie circolanti.
Un giorno un ragazzo di nome Yamamoto Ryuichi riuscì ad acquistarne una su eBay, decidendo di filmarsi durante l’unica partita disponibile prima della cancellazione automatica. E pare che sia sparita ogni traccia del ragazzo in questione. In realtà il Killswitch originale non è mai esistito, e la sua storia altro non è che il frutto del talento della scrittrice M. Valente.
Sad Satan, il videogioco che controlla il PC
A proposito di videogames maledetti, non potremmo non citare l’epico Sad Satan. Si tratta di un videogames giocabile soltanto collegandosi al dark web, cosa sconsigliabile a prescindere, e che pare sia in grado di prendere possesso del PC di chi lo gioca. In realtà ciò dipende essenzialmente dai glitch del gioco stesso, e dal codice pieno zeppo di trojan e di virus.