Gli scienziati non riescono a spiegare uno strano evento sismico che ha scosso il pianeta l’11 novembre e che è stato rilevato dai sensori di terremoto di tutto il mondo.
Anche la causa di questo misterioso disturbo rimane sconosciuta, sembra, però, in qualche modo legata a uno sciame sismico in corso che sta colpendo l’arcipelago di Mayotte nell’Oceano Indiano da diversi mesi.
“Non penso di aver mai visto niente del genere“, ha detto al National Geographic il sismologo Göran Ekström della Columbia University, sull’anomalia dell’11 novembre.
Quasi un anno e mezzo prima di questo strano evento, i sismologi furono sorpresi da un altro tipo di anormale attività sismica nella stessa area: uno sciame di centinaia di piccoli e frequenti terremoti con epicentro a circa 50 chilometri dalla costa orientale di Mayotte .
L’arcipelago, situato all’incirca a metà strada tra l’Africa e il Madagascar, è governato dalla Francia, ma è anche rivendicato dalla nazione insulare delle Comore.
La mattina del 10 maggio, questa regione è stata scossa da un terremoto verificatosi senza preavviso, seguito da una serie di centinaia di tremori che ancora vanno avanti.
Il più drammatico di questi, un evento di magnitudo 5.8 avvenuto il 15 maggio, è stato il più grande terremoto mai registrato nel bacino delle Comore. Da allora è seguito uno sciame sismico fatto di scosse di lieve intensità, con una scossa di magnitudo 5.1 verificatasi pochi giorni fa.
Gli sciami sismici sono eventi spesso allarmanti per la frequenza di piccole scosse di lieve entità ma non sempre sono davvero pericolosi.
In questo caso, un’analisi preliminare dello sciame sismico effettuata dei ricercatori dell’École normale supérieure di Parigi suggerisce che i tremori non possono essere spiegati dal solo movimento tettonico, il che significa che anche l’attività vulcanica nella regione deve essere coinvolta.
Il che ci porta all’11 novembre.
Invece, questo “segnale atipico a bassa frequenza“, come lo ha definito il Bureau de Recherches Géologiques francese (BRGM), si è ripetuto con onde regolari ogni 17 secondi, per un totale di circa 20 minuti ed è stato rilevato dalle stazioni sismiche fino a 15.000 chilometri di distanza.
“Ci sono molte cose che non sappiamo”, ha detto al National Geographic il ricercatore Nicolas Taillefer, capo dell’unità sismica e rischio vulcanologico del BRGM . “È accaduto qualcosa di completamente nuovo, che le nostre stazioni non avevano mai registrato.”
La migliore delle ipotesi attualmente sul tavolo è che la vibrazione anomala sia stata legata ad attività vulcanica, forse a causa di un enorme movimento di magma verificatosi sotto l’Oceano Indiano.
Se è così, questo potrebbe anche spiegare qualcos’altro: L’isola di Mayotte non è fermo.
Le letture GPS indicano che da luglio, dopo l’inizio dello sciame, l’isola si è spostata di circa 60 mm verso est e 30 mm verso sud.
Secondo un’analisi, questo movimento potrebbe essere dovuto allo svuotamento di un bacino di magma nelle vicinanze, anche se sarebbero necessarie ulteriori ricerche per verificarlo.
Per quanto riguarda se incontreremo di nuovo il segnale misterioso, nessuno lo sa.
“Queste osservazioni supportano l’ipotesi che si sia verificata una combinazione di effetti tettonici e vulcanici, provocati, probabilmente, da una scossa che potrebbe aver provocato il crollo di qualche camera magmatica generando un movimento ondulatorio nel magma contenutovi. L’ondata di scosse sismiche a bassa frequenza potrebbe essere stata generata dal movimento del magma. Insomma, un fenomeno geologico che coinvolge una sequenza sismica e un fenomeno vulcanico“, spiega il BRGM .
“Questa ipotesi dovrà essere confermata da futuri studi scientifici“.