NASA: entro la fine del prossimo decennio una base permanente sulla Luna e poi Marte. Con l’aiuto dei privati

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La NASA ha avviato un nuovo sforzo per incoraggiare le imprese private negli Stati Uniti a entrare nello spazio. Jim Brindestine, direttore della NASA ha annunciato che nove società di proprietà privata saranno in grado di presentare un’offerta per contratti di consegna di forniture sulla Luna. E, secondo alcune fonti, questa notizia è solo l’inizio di qualcosa di molto più grande.

Queste le società spaziali aggiunte alla lista dei fornitori della NASA:

  • Astrobotic Technology, Inc .: Pittsburgh
  • Deep Space Systems: Littleton, Colorado
  • Draper: Cambridge, Massachusetts
  • Firefly Aerospace, Inc .: Cedar Park, Texas
  • Intuitive Machines, LLC: Houston
  • Lockheed Martin Space: Littleton, Colorado
  • Masten Space Systems, Inc .: Mojave, California
  • Moon Express: Cape Canaveral, in Florida
  • Orbit Beyond: Edison, New Jersey

Stiamo facendo qualcosa che non è mai stato fatto prima“, ha detto  Bridenstine. “Quando torneremo sulla luna, saremo protagonisti di mercato fiorente che agirà tra la Terra e la luna. Vogliamo più fornitori in competizione. Benvenuti nella competizione.”

Le società sopra nominate entreranno a far parte del Commercial Payar Services Program (CLSP) della NASA. Cercheranno di aggiudicarsi contratti per consegnare carichi utili sulla luna, dove la NASA intende costruire le infrastrutture necessarie per stabilire una presenza duratura e continuativa nel prossimo futuro.

Un concetto di macchine intuitive per un lander lunare commerciale.
Un lander lunare commerciale.

Bridenstine ha aggiunto che il mantenimento di una presenza lunare sarà la “risposta alla comunità scientifica” che ha manifestato l’esigenza di eseguire esperimenti a lungo termine sulla luna. Per onorare questa richiesta, Bridenstine ha aggiunto che le missioni saranno supervisionate dalla direzione delle missioni scientifiche della NASA, non dalla direzione delle operazioni e missioni esplorative.



La NASA non intende abbandonare la sua vocazione per l’esplorazione, è per questo che sta progressivamente lasciando le attività in orbita bassa ai privati e intende concentrarsi sulla realizzazione del Lunar Gateway, il cui primo modulo, quello di comando e controllo, sarà posizionato in orbita cislunare nel 2022, sull’istituzione di una base permanente sulla superficie lunare che permetterà una presenza umana continuativa per la ricerca scientifica e lo studio delle tecnologie necessarie ad inviare esseri umani su Marte.

Insomma, una conferenza stampa in parte deludente; non si sono indicate date ma è presumibile che le prime missioni automatiche partiranno sul finire del 2020 mentre perchè un’astronauta possa nuovamente “posare le suole dei suoi stivali sulla Luna” andremo probabilmente verso la metà degli anni ’20. La conferenza stampa è sembrata soprattutto mirata a sottolineare gli aspetti commerciali della svolta impressa dalle “direttive spaziali del presidente Trump“.

Detto della conferenza, c’è molto altro dietro questo annuncio per la fiorente industria spaziale commerciale. Les Kovacs, portavoce di Firefly Aerospace, una piccola compagnia missilistica inserita da oggi tra i fornitori della NASA, ha affermato che questo annuncio fa parte di un quadro molto più ampio nell’ambito delle prospettive aperte ai viaggi spaziali.

La NASA ha sostanzialmente affermato che vuole lasciare spazio nell’attività di orbita inferiore alle imprese commerciali e che intende guardare oltre la Luna e, forse, anche oltre Marte“, dice Kovacs. “Vogliono fare esplorazione, perché questa è la loro vocazione fondamentale. Ciò significa che tutta l’attività di orbita più bassa che era la fornitura delle forze armate, del governo, delle agenzie civili sta lentamente andando a passare allo spazio commerciale “.

Il Lunar Gateway costituirà anche un’occasione di business per le aziende che operano nell’orbita bassa della Terra. In una nota che ha accompagnato l’annuncio, la NASA ha aggiunto che il primo elemento di questo gateway sarà lanciato nel 2022 un Power and Propulsion Element (PPE) che “non solo avvantaggerà la NASA, ma anche l’industria satellitare commerciale nazionale per mantenere il vantaggio globale“.

Il focus della NASA è stato a lungo, e resta, l’esplorazione, ed è questa l’idea alla base di missioni come l’atterraggio InSight su Marte e le prossime missioni su Marte del 2020. Queste sono missioni sponsorizzate dal governo e la NASA è ancora focalizzata sull’esplorazione e sulla scienza, ma è stata anche incaricata dal governo federale di sviluppare le sue attività con partner privati, per una maggiore efficienza coniugata con l’ottimizzazione delle spese.

Stiamo vedendo gli inizi di un mondo che tu, io, e tutti quelli che leggeranno questo articolo non hanno mai visto prima“.

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