di Oliver Melis
Su molti siti web che si occupano di Ufologia compare un’immagine che però, volutamente, viene riportata solo in parte. L’immagine parziale in questione appartiene a un dipinto intitolato “Scene di vita eremitica” o “La Tebaide“, di Paolo Uccello. la riproduciamo qui in basso.
L’opera raffigura scene di vita monastica dove possiamo osservare la Vergine, San Bernardo e un gruppo di monaci che offrono un sacrificio al crocifisso. Al centro vi è una grotta con San Girolamo assorto in preghiera innanzi a un altro crocifisso. Ancora, più in alto, San Francesco riceve le stimmate.
La prima immagine, quella decontestualizzata mostra, secondo alcuni ufologi, quello che apparentemente sembra un “disco volante” con tanto di sbuffo che fuoriesce dalla parte posteriore a indicarne il movimento. Per alcuni appassionati è chiara la rassomiglianza dell’oggetto con un “moderno UFO” riportato nelle più svariate cronache che certamente non mancano.
In un articolo di Umberto Telarico pubblicato nel n. 8 di “Notiziario UFO” (1996) intitolato senza mezzi termini “L’UFO del pittore Paolo Uccello“, si può leggere che “al centro del dipinto (come a sottolineare l’importanza), su di una collina delimitata da una simbolica grotta rocciosa, è raffigurata un’altra crocifissione ai piedi della quale si trovano un orante ed un cagnolino e, ancora più in basso, alcuni cerbiatti. Ma quello che ci interessa maggiormente e che viene evidenziato nelle foto, staccato dalla collina per mezzo di un effetto prospettico, è un oggetto discoidale, sospeso a mezz’aria, sormontato da una cupola centrale. Esso e di colore rosso per cui risalta cromaticamente rispetto allo sfondo scuro. II movimento dinamico di tale corpo volante è magistralmente reso dall’artista per mezzo di piccoli tratti anch’essi di colore rosso vivo, simili a una “U” molto stretta, che rendono l’effetto di una virata repentina dell’oggetto in questione. È palese la notevole rassomiglianza tra la succitata forma volante a “cappello di prete” e quella del “disco volante” fotografato il 28 luglio del 1952 a Passaic nel New Jersey (USA), dal fattore George J. Stock.”
Ma invece di volare con la fantasia bisognerebbe dedicarsi alla storia dell’arte per riconoscere in quell’oggetto un cappello da cardinale (si vedono benissimo i cordoni con i fiocchi), infatti il personaggio inginocchiato è san Gerolamo (o Girolamo) che, si racconta, divenne eremita dopo aver rinunciato alla carica ecclesiastica.
La stessa scena venne dipinta da Pietro Vannucci, detto il Perugino, e in quella di Albrecht Bouts, anche qui compare il misterioso “cappello da cardinale“.
Fonte: Ceifan