Gli ufologi nel corso dei decenni hanno catalogato fenomeni inspiegabili avvenuti per quasi tutta la storia umana registrata. Per alcuni di loro questi fenomeni hanno una sola spiegazione: i responsabili sono esseri intelligenti provenienti da altri mondi o, per alcuni, da altre dimensioni che visitano la Terra da millenni e hanno contribuito a creare l’umanità stessa.
Quanto è probabile che questi fenomeni inspiegabili chiamati in genere UFO o, oggi, “UAP” siano ascrivibili a entità extraterrestri o extradimensionali?
La vastità dell’universo e le enormi distanze tra le stelle rendono quasi impossibile per una civiltà tecnologicamente avanzata giungere su un pianeta posto su un’altra stella. In pochi decenni di sviluppo tecnologico, noi esseri umani siamo arrivati a malapena sulla Luna superando difficoltà enormi, ma pensare che sia possibile arrivare anche solo sul sistema stellare più vicino, che dista circa 4 anni luce è un azzardo.
Per quanto ne sappiamo, forse un giorno lontano potremo sfruttare qualche forma di propulsione oggi solo teorizzata o forse viaggiare per secoli o millenni in grandi arche spaziali “generazionali” che spargeranno il nostro seme tra le stelle nel giro di qualche milione di anni.
Ma le tesi di molti ufologi e cospirazionisti si aggrappano ad alcuni fatti, la nostra è una civiltà giovane e forse altre, molto più vecchie ed avanzate della nostra hanno superato in qualche modo i limiti imposti dalla relatività di Einstein è sono giunti sulla Terra; a testimoniarlo, appunto, il gran numero di fenomeni celesti registrati nel corso dei secoli che sarebbero ascrivibili ai moderni rapporti UFO.
Le segnalazioni si sono scatenate a partire del 1947 dopo una dichiarazione di Kenneth Arnold a un gruppo di giornalisti.
Arnold, si trovava in volo vicino al Monte Rainier nello stato di Washington il 24 giugno 1947 e descrisse nove oggetti luccicanti che volavano in modo irregolare a velocità elevata. La forma degli oggetti dichiarata da Arnold non era a disco, ma più simile a una mezza luna, ma poco importava ai media, l’appellativo “dischi volanti” fu coniato e l’ufologia nacque.
Oggi vi racconterò l’avvistamento di Hillsdale una cittadina degli Stati Uniti situata nello stato del Michigan che ha una sua storia aliena.
Verso le 21 del 21 marzo 1966, le ragazze del MacIntyre Residence del Hillsdale College segnalarono la presenza di luci lampeggianti sospese sopra l’Arboreto e chiamarono William “Bud” VanHorn, direttore della difesa civile della contea di Hillsdale.
Inizialmente Bud consigliò loro di continuare a osservare le luci e di richiamare se non fossero scomparse. Le luci non scomparvero, quindi chiamarono Bud che chiamò un’auto della polizia cittadina e due unità della Polizia di Stato, quindi andò lui stesso al dormitorio.
Esaminarono rapidamente l’area in cui le luci sembravano apparire ma non scoprirono nulla, quindi le ragazze portarono Bud alla finestra del secondo piano attraverso la quale avevano visto le luci.
Erano lì, che si innalzavano fino al punto appena sotto il faro dell’aeroporto e poi si posavano di nuovo a terra. La notizia si diffuse rapidamente, anche senza i social media, e circa 150 persone osservarono il fenomeno. La febbre dei dischi volanti contagiò Hillsdale nei giorni seguenti, centinaia di persone si riversarono per le strade della cittadina sperando di intravedere le misteriose luci e la polizia ebbe il suo da fare nel rispondere alle chiamate dei curiosi.
A occuparsi del caso fu J. Allen Hynek, astrofisico della Northwestern University e consulente scientifico del Progetto Blue Book della US Air Force.
Hynek visitò Hillsdale per studiare la situazione. Ma per gli appassionati il rapporto di Hynek fu una delusione. Pubblicato a fine marzo dello stesso anno prendeva in considerazione sia l’avvistamento segnalato a Hillsdale che un evento simile accaduto a Dexter segnalato il 20 marzo.
Hynek dichiarò che la maggior parte degli osservatori in entrambe le città riferiva solo di luci rosse, gialle e verdi vicino al suolo, non fu segnalato alcun suono né oggetto. Le luci sembravano muoversi, ma mai lontane.
In entrambi i casi, il fatto che l’avvistamento fosse su un’area paludosa e molto localizzata sembrava il punto più significativo.
Hynek osservò: “Una triste palude è un luogo molto improbabile per una visita dallo spazio: Non è un luogo in cui un elicottero si librerebbe per diverse ore, o dove verrebbe probabilmente testato un dispositivo silenzioso e segreto“.
Nel rapporto continuava spiegando come la decomposizione della vegetazione produce gas di palude, che può essere intrappolato dal ghiaccio in condizioni invernali. Quando si verifica un disgelo primaverile, il gas può essere rilasciato in una certa quantità.
Hynek notò il “resoconto onesto delle giovani donne al Hillsdale College“, ma si riferì severamente ad “alcuni giovani (che) fecero scherzi con razzi“. Vennero scattate alcune foto a College Arboretum ma, secondo Hynek, vennero prese il 17 marzo vicino a Milano, nel Michigan, ed erano senza dubbio un’esposizione temporale della crescente falce di luna e del pianeta Venere.
Ma in seguito, già nel 1953 il suo pensiero iniziò a prendere altre strade. Dopo aver indagato su centinaia di casi UFO, concluse che si doveva essere più aperti rispetto a questi fenomeni inspiegabili.
In un articolo che scrisse quell’anno per il Journal of Optical Society of America ,notò che molti resoconti di oggetti inspiegabili nel cielo furono accolti con ridicolo. Il ridicolo, affermava, non fa parte del metodo scientifico e che l’obbligo e la responsabilità scientifica richiedono un’indagine seria su fenomeni inspiegabili.
Non condivideva l’atteggiamento sprezzante dell’Aeronautica, dicendo: “Non darebbero agli UFO la possibilità di esistere, anche se volassero su e giù per la strada in pieno giorno“.
Alla sua conferenza stampa alla fine di marzo 1966, Hynek ripetutamente e strenuamente affermò che mentre il gas di palude era una spiegazione plausibile per gli avvistamenti di Dexter e Hillsdale, non era una spiegazione per tutti i rapporti sugli UFO.
Concordiamo con Hynek, siamo certi che i fenomeni UFO non devono assolutamente essere sottovalutati, ma lo facciamo spostando il nostro punto di osservazione.
Nel suo articolo, JoAnne P. Miller racconta che dopo l’avvistamento delle “luci aliene” al college, tre compagni di scuola superiore si armarono di un piattino da neve, razzi e una pistola lancia razzi e si issarono su un grande albero sul lato opposto di Barber Lake, che corre dietro la Hillsdale College Field House e il campo da calcio.
Una volta confezionato lo scherzo, la reazione degli abitanti di Lumbard Street, che si affacciavano sull’altro lato del Lago di Barber, furono molto gratificanti. Auto della polizia arrivarono nell’area e i tre ragazzi stabilirono un record di velocità scomparendo dalla scena.
Mai nessuno seppe di loro e chissà quante volte scene simili non sono state raccontate facendo diventare un semplice scherzo, un caso ufologico discusso per decenni.
Fonte: https://www.hillsdalehistoricalsociety.org/alien-invasion