Uccelli in città

Il 20% delle specie aviarie vive abitualmente nelle città del mondo. Quali sono le qualità che permettono loro di prosperare in un ambiente potenzialmente ostile?

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Di primo acchito i grandi insediamenti urbani dovrebbero essere luoghi particolarmente ostili per gli uccelli: forte inquinamento, selva di edifici con i quali è facile collidere, rumore etc.

In realtà circa il 20% delle specie aviarie popolano le città del mondo sfruttandone anche i grandi vantaggi: cibo in abbondanza ed una grande varietà di luoghi dove poter nidificare. La teoria più accreditata su quale sia la qualità che i volatili devono possedere per poter sopravvivere in un ambiente complessivamente ostile è quella di avere un grande cervello.

Uno studio recente eseguito da un pool di ricercatori dell’Università di Goteborg in Svezia e pubblicato su “Frontier of ecology and evolution” aggiunge una nuova variante alle specifiche qualità che gli “uccelli cittadini” devono possedere per prosperare in un ambiente altamente urbanizzato.

Lo studio conferma che i volatili che si adattano meglio alle città non sono soltanto quelli dotati di un grande cervello ma anche quelli che fanno molti figli. Lo studio ha preso in considerazione ben 629 specie di uccelli residenti in 27 città dei cinque continenti. Sono stati raccolti e studiati dati morfologici, ecologici, durata media della vita, numero di uova deposte.

Sono così emerse due strategie vincenti per prosperare nelle metropoli del mondo: avere un cervello grande e fare pochi figli oppure avere un cervello piccolo ma concepire nidiate numerose. Ecco perché nelle città si trovano benissimo i corvi, dotati di spiccata intelligenza ed i piccioni, che pur avendo una buona memoria ed una vista acutissima, non sono certo campioni di intelligenza. Il vantaggio che i corvi acquisiscono grazie all’innata capacità di problem solving, i piccioni lo compensano con una riproduzione estremamente prolifica.

Paradossalmente le specie che coniugano entrambe le qualità, grande cervello e nidiate numerose, come la cinciallegra. non si trovano a proprio agio nelle grandi città. Secondo i ricercatori devi mettere tutte le tue energie in una o l’altra delle due strategie se vuoi prosperare tra i grattacieli di New York o le megalopoli di Mumbay o Tokyo.

La prossima frontiera dello studio è quella di comprendere quale aspetto dell’intelligenza conti di più in città. Scoprirlo ci permetterà di capire meglio l’evoluzione della biodiversità in rapporto alla crescente urbanizzazione.  

 

fonte: Le Scienze, giugno 2020, edizione cartacea