Il Transiting Exoplanet Survey Satellite, TESS, è stato lanciato nel 2018 con l’obiettivo di scoprire piccoli pianeti attorno alle stelle più vicine al Sole. TESS ha finora scoperto 172 esopianeti confermati e compilato un elenco di 4703 esopianeti candidati.
La sua sensibile fotocamera scatta immagini che coprono un enorme campo visivo, più del doppio dell’area della costellazione di Orione, e TESS ha anche assemblato un TESS Input Catalog (TIC) con oltre 1 miliardo di oggetti.
Studi di follow-up sugli oggetti del TIC hanno scoperto che derivano da pulsazioni stellari, shock da supernova, pianeti in disintegrazione, stelle binarie gravitazionali auto-lenti, sistemi a tripla stella eclissanti, occultazioni di dischi e altro ancora.
L’ astronoma CfA Karen Collins, membro del team che ha scoperto il misterioso oggetto variabile TIC 400799224, ha cercato nel catalogo utilizzando strumenti computazionali basati sull’apprendimento automatico sviluppati dai comportamenti osservati di centinaia di migliaia di oggetti variabili noti; il metodo ha precedentemente trovato pianeti e corpi in disintegrazione che emettono polvere, per esempio. L’insolita sorgente TIC 400799224 è stata individuata casualmente a causa del suo rapido calo di luminosità, di quasi il 25% in meno di quattro ore, seguito da diverse variazioni di luminosità nette che potrebbero essere interpretate come un’eclissi.
Gli astronomi hanno studiato TIC 400799224 con una varietà di strutture, tra cui alcune che mappano il cielo da più tempo di quanto TESS sia in funzione. Hanno scoperto che l’oggetto è probabilmente un sistema stellare binario e che una delle stelle pulsa con un periodo di 19,77 giorni, probabilmente da un corpo orbitante che emette periodicamente nuvole di polvere che occultano la stella. Ma mentre la periodicità è rigorosa, le occultazioni di polvere della stella sono irregolari nelle loro forme, profondità e durate e sono rilevabili (almeno da terra) solo circa un terzo delle volte o meno.
La natura del corpo orbitante stesso è sconcertante perché la quantità di polvere emessa è grande; se fosse prodotto dalla disintegrazione di un oggetto come l’asteroide Cerere nel nostro sistema solare, sopravvivrebbe solo circa ottomila anni prima di scomparire. Eppure, sorprendentemente, nei sei anni in cui questo oggetto è stato osservato, la periodicità è rimasta rigorosa e l’oggetto che emette la polvere apparentemente è rimasto intatto.
Il team prevede di continuare a monitorare l’oggetto e di incorporare osservazioni storiche del cielo per cercare di determinarne le variazioni nel corso di molti decenni.
La scoperta è stata pubblicata sul server di prestampa arxiv.