Diventare una specie multi-pianeta aumenterà le nostre possibilità di sopravvivere, come specie, ad una catastrofe globale. Per questo Elon Musk ritiene che dobbiamo andare su Marte.
L’invio di una missione esplorativa su Marte dovrebbe avvenire dopo avere individuato un’area adatta per l’atterraggio.
Architettura per il viaggio su Marte
L’approccio sarà quello previsto anche per la missione Artemis III, dove la Starship fungerà da lander per gli astronauti che scenderanno sulla Luna, cioè inviare la Starship in orbita, rifornirla fino all’orlo di carburante e poi inviarla su Marte.
Su Marte, diversamente che sulla Luna, sarà necessario produrre localmente il propellente per il ritorno. Un aspetto positivo di Marte è che la sua atmosfera abbonda di CO2 e, per quanto se ne sa, è disponibile molta acqua ghiacciata. Questo permetterà di ottenere CO2 e H2O per creare CH4 e O2 usando il processo di Sabatier.
A lungo termine, questo potrà essere fatto anche sulla Terra. A lungo termine si potrà usare l’energia solare per estrarre CO2 dall’atmosfera. Combinando la CO2 con acqua si possono produrre metano e ossigeno per il razzo. La stessa cosa che stiamo progettando di fare su Marte, potremmo fare sulla Terra per combattere l’inquinamento ed il riscaldamento globale.
Atterrare su Marte non sarà la cosa più difficile, il problema è che che scenderà su Marte dovrà costruire un deposito di propellente per riempire i serbatoi e tornare sulla Terra. Poiché, però, Marte ha una gravità inferiore a quella terrestre, non ci sarà bisogno di un secondo rifornimento in orbita e potremo lanciare la nave dalla superficie marziana e dirigerci direttamente verso la Terra. Abbiamo calcolato che per il viaggio di ritorno sarà necessario un carico utile compreso tra 20 e 50 tonnellate, ma si tratta di un singolo stadio fino alla Terra.
Ingresso nell’atmosfera marziana
La Starship entrerà nell’atmosfera marziana molto velocemente, alla velocità di sette chilometri e mezzo al secondo. Potrebbe subire, forse, qualche ablazione dello scudo termico, un po’ come una pastiglia dei freni che si consuma. L’usura prevista non è tale da sollevare timori per il rientro sulla Terra.
Atterraggio su Marte
Poiché Marte ha un’atmosfera, anche se non particolarmente densa, sarà possibile rimuovere quasi tutta l’energia cinetica aerodinamicamente. SpaceX ormai ha provato la retropropulsione supersonica molte volte con il Falcon 9 ed i prototipi della Starship, quindi i tecnici di Musk si sentiranno a proprio agio in questa fase.
Marte, obiettivi della missione
SpaceX prevede di poter inviare quattro navi: due cargo e due con equipaggio. L’obiettivo della prima missione sarà individuare trovare un buon deposito di acqua ghiacciata mentre la seconda missione dovrà costruire l’impianto per l’estrazione del propellente. A questo punto, avendo ormai inviato 6 Starship, gli astronauti che scenderanno su Marte potranno disporre di parecchie attrezzature per costruire l’impianto di estrazione ed il deposito di propellente. Verrà installata una centrale per produrre energia grazie a pannelli solari e quindi tutto il necessario per estrarre e rifinire l’acqua, estrarre la CO2 dall’atmosfera, e sintetizzare e stoccare metano ed ossigeno a temperature criogeniche.
Base di Marte
La base inizierà con una nave, poi più navi, qinizierà la costruzione del primo insediamento. I primi rifugi saranno le astronavi, poi i tubi di lava nel sottosuolo e cupole atte a proteggere dalle radiazioni cosmiche ma, nel tempo, si troverà il modo di terraformare Marte e renderlo davvero un bel posto dove stare.
È una bella immagine. Su Marte, l’alba e il tramonto sono blu. Il cielo è blu all’alba e al tramonto e rosso durante il giorno. È l’opposto della Terra.