La notte del 25 marzo, milioni di persone in tutta Europa hanno alzato gli occhi al cielo e si sono chiesti se fosse finalmente arrivato il contatto alieno, il ritorno di Gesù Cristo o l’apertura di un portale dimensionale.
Invece, era solo il secondo stadio di un razzo Falcon 9 di SpaceX in fase di rientro nell’atmosfera.
Ma tranquilli: se c’è una cosa che Elon Musk ci ha insegnato, è che anche i momenti più mistici possono essere causati da idrogeno liquido, metano e un po’ di egocentrismo tecnologico.
Spiegazione della spirale
🌀 Cos’era davvero quella spirale nel cielo?
Si trattava del secondo stadio di un razzo Falcon 9 di SpaceX, lanciato in precedenza e in fase di rientro controllato nell’atmosfera terrestre.
Durante questa fase, il razzo espelle combustibile residuo a grande altitudine, assumendo quella curiosa rotazione che genera la spirale, la quale, congelandosi, riflette la luce solare, creando quelle spirali luminose spettacolari visibili al buio.
Il fenomeno non è nuovo, ma ogni volta scatena il caos sui social e nei talk show, tra ufologi improvvisati e predicatori apocalittici.
Insomma, era tutto normale. O quasi.
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