La scoperta dell’oggetto interstellare ‘Oumuamua, avvenuta Il 19 ottobre 2017 grazie al telescopio per la caccia agli oggetti vicini alla Terra Pan STARRS, ha contribuito alla nascita di una nuova branca della ricerca spaziale: lo studio degli oggetti interstellari o ISO.
‘‘Oumuamua ha viaggiato su una traiettoria che ne ha indicato la provenienza interstellare e oggi sappiamo che è il primo oggetto di origine interstellare mai rilevato.
Ma che cos’era ‘Oumuamua?
Secondo alcuni astronomi poteva essere una cometa, secondo altri un asteroide, ma c’è chi si è spinto ancora oltre, alcuni ricercatori, tra cui l’astronomo Avi Loeb dell’Università di Harvard, hanno ipotizzato che potesse essere una sonda interstellare, il relitto abbandonato di un veicolo spaziale alieno.
Ovviamente non è semplice rispondere alla domanda, per questo è stata proposta una nuova soluzione per fare luce sulla vera natura dell’oggetto interstellare ‘Oumuamua.
Secondo la nuova ricerca, comparsa su una rivista dell’American Geophysical Union, ‘Oumuamua è un frammento di un esopianeta nano.
Come ha raccontato uno degli autori della ricerca Steven Desch, astrofisico dell’Arizona State University in un comunicato stampa:
“Probabilmente abbiamo risolto il mistero di cosa sia l’oggetto interstellare Oumuamua, e possiamo ragionevolmente identificarlo come un frammento di un’ exo-Plutone ‘, un pianeta simile a Plutone presente in un altro Sistema Solare”
Gli autori della ricerca sostengono che circa mezzo miliardo di anni fa qualcosa abbia impattato con il pianeta genitore di ‘Oumuamua. L’impatto ha staccato un frammento che ha iniziato così il suo lungo viaggio verso il nostro Sistema Solare. Quel frammento è diventato l’oggetto interstellare ‘Oumuamua.
I ricercatori ritengono che nella fase di avvicinamento al Sole, ‘Oumuamua abbia iniziato a sfaldarsi perdendo strati di azoto congelato che hanno iniziato a sublimare creando un effeto noto come “effetto razzo”, un meccanismo simile a quello che avviene sulla superficie delle comete.
I ricercatori tuttavia non conoscono la composizione dell’oggetto interstellare ‘Oumuamua, per questo hanno dovuto scoprire quale tipo di ghiaccio sublimerebbe, passando cioè dallo stato solido a quello gassoso, a una velocità tale da spiegare l’effetto razzo.
La conclusione è stata che probabilmente l’oggetto interstellare ‘Oumuamua è composto in buona parte da azoto ghiacciato, lo stesso elemento presente sul pianeta nano Plutone e sulla luna di Nettuno, Tritone.
Una volta giunto all’interno del nostro Sistema Solare – e quindi più vicino al Sole – ‘Oumuamua ha iniziato a perdere gli strati di azoto congelati.
L’oggetto è giunto nel nostro Sistema Solare nel 1995, anche se all’epoca nessuno lo ha avvistato. In seguito al riscaldamento ha perso il 95% della sua massa e si è trasformato in un frammento di forma allungata.
L’oggetto interstellare ‘Oumuamua è un frammento di un pianeta?
La scoperte dell’oggetto interstellare ‘Oumuamua è avvenuta nella fase di allontanamento dalla Terra alla fantastica velocità di 315.431 km / h. Gli astronomi purtroppo hanno avuto solamente poche settimane per studiare il misterioso visitatore grande come un grattacielo.
L’oggeto interstellare ‘Oumuamua è stato intercettato e studiato da alcuni telescopi basati sulla Terra e da uno nello spazio. Gli strumenti hanno potuto effettuare solamente una serie limitata di osservazioni mentre ‘Oumuamua si allontanava.
Oggi ‘Oumuamua è troppo lontano e troppo debole per essere studiato ulteriormente con le tecnologie in nostro possesso.
Le poche informazioni recuperate hanno lasciato ampio spazio all’immaginazione e le ipotesi per spiegare la vera natura dell’oggetto interstellare ‘Oumuamua sono diverse.
Inizialmente ‘Oumuamua è stato classificato come una cometa, ma non ha mai mostrato il comportamento tipico delle comete, non sembrava un corpo ghiacciato e non emetteva gas come una cometa in avvicinamento al Sole.
Tuttavia la rotazione, la velocità e la traiettoria di ‘Oumuamua non possono essere spiegate dalla sola forza gravità, per questo non può essere catalogato come un asteroide. Inoltre, la forma e il profilo dell’oggetto, lungo circa 400 metri e largo solo 34,75 metri non corrispondono a nessun asteroide o cometa catalogata in precedenza.
La spiegazione proposta dagli autori del nuovo studio, potrebbe finalmente chiarire la vera natura e soprattutto la forma dell’oggetto interstellare ‘Oumuamua.
Secondo Alan Jackson, coautore dello studio, man mano che gli strati esterni di azoto ghiacciato evaporavano, la forma di ‘Oumuamua sarebbe cambiata appiattendosi allo stesso modo di una saponetta che con l’utilizzo si consuma.
L’oggetto interstellare ‘Oumuamua è una sonda aliena?
‘Oumuamua ha mostrato un comportamento diverso da tutti gli oggetti naturali osservati fino ad ora nel nostro sistema solare. L’oggetto interstellare, rilevato al telescopio ha mostrato un’accelerazione, come se una qualche forza lo governasse.
Questo comportamento ha spinto Loeb a ritenere che ‘Oumuamua fosse una sonda aliena. In un libro pubblicato a gennaio, intitolato Extraterrestrial: The First Sign of Intelligent Life Beyond Earth, Loeb descrive l’oggetto interstellare ‘Oumuamua come un relitto appartenente a una qualche tecnologia aliena.
Tuttavia, uno studio del 2019 di un gruppo internazionale di astronomi ha analizzato tutti i dati disponibili su ‘Oumuamua e ha concluso che la teoria di Loeb era improbabile.
“Non troviamo prove convincenti per favorire una spiegazione aliena per ‘Oumuamua”, hanno scritto gli astronomi autori dell’indagine.
Matthew Knight, astronomo dell’Università del Maryland che ha co-scritto lo studio, ha concluso affermando : “Questa cosa è strana e certamente difficile da spiegare, ma ciò non esclude altri fenomeni naturali che potrebbero spiegarla”.
Che cos’è ‘Oumuamua? Un frammento di ghiaccio espulso da un sistema solare sconosciuto che dopo un viaggio di milioni di anni è giunto nel sistema solare, un relitto di un veicolo alieno, o una sonda aliena che in assoluto silenzio ci ha visitati e ora continua la sua missione?
Non lo sapremo mai con certezza,ma sentiremo ancora parlare di ‘Oumuamua a lungo.