Un’associazione senza scopo di lucro israeliana, la SpaceIL, nota per aver partecipato al concorso istituito da Google “Lunar X Prize” ha comunicato ieri di essere pronta al lancio di quella che spera sarà la prima navicella spaziale privata ad atterrare sulla luna.
Funzionari di SpaceIL e della Israel Aerospace Industries, di proprietà statale, hanno annunciato che il lander, soprannominato “Beresheet” (Genesis in ebraico) sarà lanciato in febbraio da un razzo Falcon 9 della SpaceX. Il lander automatico scenderà sulla Luna un mese dopo, facendo di SpaceIL la prima compagnia privata in grado di fare scendere dolcemente un oggetto sulla superficie del nostro satellite e di Israele la quarta nazione in grado di compiere questa impresa dopo Unione Sovietica, Stati Uniti e Cina.
Il Lancio sarebbe dovuto avvenire già a gennaio 2019 ma SpaceX ha spostato a febbraio la data del lancio senza fornire ulteriori spiegazioni. C’è da ricordare che SpaceX il 17 gennaio sarà impegnata con la missione DM-1, primo lancio di test, senza equipaggio, della sua capsula passeggeri Dragon Crew. Un evento fondamentale per l’azienda fondata da Elon Musk che, se non incontrerà intoppi, entro l’anno potrà acquisire la licenza commerciale per il trasporto di astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale.
Il manager di Israel Aerospace Industries, Opher Doron, ha sottolineato che la navicella, all’incirca delle dimensioni di una lavatrice, dovrà affrontare un “viaggio difficile e arduo” perché dovrà compiere diverse orbite prima di atterrare sulla luna. All’atterraggio, l’imbarcazione trasmetterà immagini e raccoglierà dati sul magnetismo in continua evoluzione della luna per una ricerca dell’Istituto israeliano Weizmann e della NASA.
I rappresentanti di SpaceIL hanno presentato anche una capsula temporale che accompagnerà il veicolo spaziale sulla luna. La capsula, in sostanza un DVD, contiene immagini di Israele, disegni di bambini israeliani e altri cimeli nazionali, tra cui storie dei sopravvissuti all’Olocausto.
“Speriamo che lontano nel futuro, quando viaggiare sulla luna sarà comune come oggi attraversare l’Atlantico, i bambini potranno comprendere la vita dei loro antenati israeliani attraverso questo archivio lasciato sulla luna“, ha spiegato il co-fondatore di SpaceiL Yonatan Winetraub.
SpaceIL è stata fondata nel 2011 per partecipare al Lunar Xprize di Google, che impegnava compagnie private a provare a mandare un veicolo spaziale senza equipaggio sulla Luna. La competizione aveva un premio da $ 20 milioni ma è terminata nello scorso marzo senza nessun vincitore.
SpaceIL, tuttavia, ha continuato lo sviluppo del suo lander, finanziata in gran parte dal miliardario sudafricano-israeliano Morris Kahn e altri donatori. Finora, la spesa complessiva dell’impresa è arrivata quasi a 100 milioni di dollari ma i suoi promotori sperano che servirà a stimolare una nuova ondata di missioni commerciali verso la Luna.