Uno dei monumenti più conosciuti al mondo, la grande sfinge, che ha il corpo di un leone e la testa di un uomo che indossa la corona di un faraone, è l’orgoglio dell’Egitto e un simbolo nazionale sin dalla fioritura dell’antica civiltà. La sfinge nella mitologia egizia era un monumento che veniva costruito vicino alle piramidi come simbolo protettivo, per augurare una serena vita nell’aldilà al faraone.
Risalente alla 4° dinastia egizia nel 2532 a.C., appartenente a Re Chefren, la Grande Sfinge è una meraviglia geologica a causa del suo status di icona e le dimensioni immense. Il monolite è stato realizzato con del calcare costruito come parte di un complesso elaborato che ospitava diverse altre strutture tra cui le Grandi Piramidi di Giza, il Tempio funerario e il Tempio della valle.
Un nuovo studio contesta l’antichità della Grande Sfinge
Geologi e archeologi hanno sempre discusso sulla data di costruzione dell’iconica statua. Molti la collocano a circa 4.500 anni durante il regno del re tiranno Khafre, 2558−2532 a.C., altri la collocano ancor prima. Nuovi studi mostrano che la Grande Sfinge potrebbe essere stata costruita circa 9.500 anni fa, un’ipotesi che precede l’antica civiltà egizia.
Tra i figli di Chefren, oltre al futuro re Micerino annoveriamo anche Iunmin che ricoprì il ruolo di visir verso la fine della dinastia, forse durante il regno del fratello Micerino.
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Gli esperti sono stati in grado di rivendicare la precedente costruzione a causa di un’erosione piovana scoperta vicino alla sommità della statua. Si ritiene che l’ultima pioggia caduta nella zona sia avvenuta intorno al 7000 a.C.. Se questa prova si dimostrasse valida, precederebbe la costruzione e sposterebbe la cronologia indietro fino a 9.500 anni.
La discutibile nuova teoria che smantella la nostra comprensione dell’antica civiltà
La maggior parte degli esperti ritiene ancora che la seconda piramide più alta, il tempio funerario di Chefren, sia stata costruita all’incirca nello stesso periodo del governo di Khafre. Faceva parte di un elaborato complesso pensato per essere più grande della piramide di suo padre, comprendente numerose statue, tra cui la Grande Sfinge.
I nomi che i loro costruttori, recita wikipedia, diedero a queste statue non sono noti
Presso il sito della Grande Sfinge è stata trovata un’iscrizione su una stele di Thutmose IV, datata 1400 a.C., che elenca i nomi dei tre aspetti della divinità locale del Sole di quel periodo, Khepri – Ra – Atum.
L’inclusione delle sfingi nelle tombe e nei complessi templari divenne una tradizione in maniera rapida. Molti faraoni fecero scolpire le loro teste in cima alle statue custodi delle loro tombe anche per mostrare la loro stretta relazione con la potente divinità solare Sekhmet, una leonessa. Famose sfingi egiziane comprendono quella recante la testa del faraone Hatshepsut, ora al Metropolitan Museum of Art di New York, e la sfinge di Menfi, situata all’interno del museo a cielo aperto di Menfi.
Gli egizi fecero anche avenue di sfingi custodi terminanti agli ingressi di tombe e templi. Una di queste avenue comprende novecento sfingi con teste di ariete (criosfingi), che rappresentano Amon. Il viale si trova a Tebe, dove difatti il culto di Amon era forte.
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Forse la prima grande sfinge egiziana è stata quella raffigurante la Regina Hetepheres II della quarta dinastia, che regnò dal 2623 al 2563 a.C. La regina Hetepheres è stata uno dei membri più longevi della famiglia reale di quella dinastia.
La Grande Sfinge è diventata un emblema dell’Egitto, e viene frequentemente rappresentata su francobolli, monete e documenti ufficiali.
In attesa che gli studiosi trovino un accordo, a noi non resta che ammirare meravigliati uno dei maggiori monumenti lasciatoci da questa antica civiltà e preoccuparci che venga preservato per le generazioni a venire.