I ricercatori dell’UNLV potrebbero aver identificato il primo pianeta noto in orbita attorno a tre stelle.
Nella costellazione di Orione, un sistema stellare chiamato GW Ori si trova a 1.300 anni luce dalla Terra, circondato da un enorme disco di polvere e gas. Ha suscitato l’interesse degli astronomi per una serie di motivi, ma il più notevole dei quali è che si tratta di un sistema con tre stelle anziché una.
Il mistero non finisce nemmeno qui: il disco di GW Ori è diviso in due, somigliando agli anelli di Saturno.
A differenza del nostro sistema solare, che consiste in una stella solitaria, si ritiene che la metà di tutti i sistemi stellari, come GW Ori, dove gli astronomi hanno osservato il nuovo fenomeno, sia costituita da due o più stelle legate gravitazionalmente l’una all’altra.
Ma nessun pianeta è stato mai scoperto fino ad ora in orbita attorno a tre stelle: un’orbita circumptripla.
ALMA osserva la formazione del pianeta
Utilizzando le osservazioni del potente telescopio ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), gli astronomi dell’UNLV hanno analizzato i tre anelli di polvere osservati attorno alle tre stelle, che sono fondamentali per la formazione dei pianeti.
Ma hanno trovato una lacuna sostanziale, ma sconcertante, nel disco circumtriplo.
Il team di ricerca ha studiato diverse origini, inclusa la possibilità che il divario sia stato creato dalla coppia gravitazionale delle tre stelle. Ma dopo aver costruito un modello completo di GW Ori, hanno scoperto che la spiegazione più probabile e affascinante per lo spazio nel disco è la presenza di uno o più pianeti massicci, di natura simile a Giove. I giganti del gas, secondo Jeremy Smallwood, autore principale e laureato in astronomia all’UNLV, sono solitamente i primi pianeti a formarsi all’interno di un sistema stellare. Seguono pianeti terrestri come la Terra e Marte.
Il pianeta stesso non può essere visto, ma la scoperta, evidenziata in uno studio di settembre negli Avvisi mensili della Royal Astronomical Society, suggerisce che questo è il primo pianeta circumtriplo mai scoperto. Nei prossimi mesi sono attese ulteriori osservazioni dal telescopio ALMA, che potrebbero fornire una prova diretta del fenomeno.
“La scoperta è davvero eccitante perché rende la teoria della formazione dei pianeti davvero solida”, ha affermato Smallwood. “Potrebbe significare che la formazione di un pianeta è molto più attiva di quanto pensassimo, il che è piuttosto interessante”.