Scoperto perché il ghiacciaio Thwaites si sta sciogliendo

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Un team di scienziati sta raccogliendo dei dati, ritenuti da loro cruciali, per riuscire a comprendere meglio l’innalzamento che sta avvenendo del livello del mare a causa dello scioglimento dei ghiacciai. Lo studio sta avvenendo nell’Antartico all’interno di profondi crateri scoperti dal team nel ghiacciaio “Doomsday“.
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Le immagini riescono a mostrare enormi cambiamenti in Antartide in soli 9 giorni.

I crateri scoperti sono stati probabilmente creati dalle acque dell’oceano che purtroppo stanno diventando sempre più calde, causando così con il loro passaggio lo scioglimento della parte inferiore del ghiacciaio.
I risultati ottenuti del team, che sono stati pubblicati sulla rivista The Cryosphere, mostrano come in realtà il fondale dell’oceano sia molto più profondo di quanto si pensasse in precedenza.
La quantità di ghiaccio che si sta sciogliendo dal ghiacciaio Thwaites nel Mare Amundsen, nell’Antartide occidentale, rappresenta ad oggi il 4% dell’innalzamento del livello del mare globale. Inoltre, gli scienziati affermano che il ghiacciaio Thwaites risulta essere altamente suscettibile ai cambiamenti climatici che stanno avvenendo.
Il Thwaites, un ghiacciaio che presenta le dimensioni della Gran Bretagna, ha subito negli ultimi tre decenni un tasso di perdita di ghiaccio cinque volte maggiore di quanto si sia mai registrato in precedenza. Purtroppo, la stessa sorte sta toccando anche agli altri ghiacciai presenti nella stessa zona.

Gli scienziati temono che se il ghiacciaio Thwaites dovesse collassare su se stesso, ciò porterebbe ad un aumento del livello del mare di circa 64 centimetri, un dato piuttosto allarmante. Per questo motivo gli scienziati con il loro studio stanno monitorando la situazione dello scioglimento del ghiacciaio, e cercando di capire quando questo possa accadere con precisione.

Gli scienziati dell’International Thwaites Glacier Collaboration (ITGC) hanno raccolto i dati sorvolando il ghiacciaio con un aereo Twin Otter del British Antarctic Survey (BAS), mentre per mappare il fondo del mare hanno utilizzato il rompighiaccio appartenente al Programma antartico degli Stati Uniti RV Nathaniel B. Palmer.
Gli scienziati ritengono che le cavità nascoste presenti in profondità sotto la piattaforma di ghiaccio, siano il percorso con il quale l’acqua calda dell’oceano passa al di sotto del ghiacciaio, motivo principale del suo continuo scioglimento.
Il dott. Tom Jordan, un aerogeofisico del BAS che ha guidato il rilevamento aereo ha dichiarato che: “Il ghiacciaio Thwaites è uno dei più significativi dell’Antartide occidentale, innanzitutto per le sue dimensioni, ma sopratutto perché è quello che più di tutti sta mostrando i suoi continui cambiamenti”.
Jordan ha inoltre dichiarato che: “Grazie ai rilevamenti siamo riusciti a scoprire che il suo letto si sta sempre più abbassando, divenendo sempre più profondo al di sotto della calotta glaciale. Questa condizione potrebbe portare teoricamente verso un processo chiamato instabilità della calotta glaciale marina. Se dovesse innescarsi questo meccanismo sarebbe impossibile da arrestare”.
The high cliffs at the ice front of Thwaites Glacier, which accounts for about 4% of global sea-level rise.

Nell’immagine sono presenti le altissime scogliere del ghiacciaio Thwaites, che a causa del suo scioglimento rappresenta ad oggi il 4% dell’innalzamento del livello del mare globale.

Il dott. Tom Jordan ha spiegato che la fase successiva dello studio è stata quella di inserire tutti i dati raccolti nei canali, alcuni dei quali situati ad una profondità di 800 metri, all’interno di un simulatore, creando così dei possibili scenari di come la calotta glaciale potrà comportarsi in futuro.
L’ITGC fino ad ora non è stato mai in grado di quantificare con precisione quale sarebbe l’innalzamento del livello del mare nell’Antartide occidentale. A tal proposito Tom Jordan spiega che. “La causa principale dell’incertezza nel quantificare l’innalzamento del mare è dovuta sopratutto alla poca comprensione dei processi che incidono sulle calotte polari, e sopratutto su come i ghiacciai si comporteranno col tempo. Il nostro studio indubbiamente permetterà una comprensione maggiore di tutti i processi”.
Jordan ritiene che: “Tutti i possibili suggerimenti di geoingegneria e dei blocchi dei canali in un sito come l’Antartide non sono a livello logistico fattibili. Sarebbe molto più semplice affrontare in maniera molto più seria il cambiamento climatico che sta avvenendo. Il nostro studio si pone come compito quello di dare ai governi e ai responsabili politici un possibile scenario di quello che potrà avvenire, fornendo loro una stima corretta e ben limitata di quello che accadrà al ghiacciaio Thwaites”.
Gli scienziati credono che una volta che saranno in grado di dimostrare effettivamente quale sarà l’aumento del livello del mare, in relazione a quello che sta accadendo nell’antartico occidentale, allora si che avranno le prove per motivare le richieste di agire in maniera concreta sui cambiamenti climatici.
Il team di scienziati ha raccolto moltissimi dati, in un periodo compreso da gennaio a marzo 2019, riguardanti i ghiacciai adiacenti a Dotson e Crosson. Inoltre, il crollo del ghiaccio marino avvenuto nel 2019 ha permesso alla nave rompighiaccio di poter rilevare oltre 2.000 chilometri quadrati di fondale marino sul fronte del ghiacciaio.
L’area che è stata esaminata dagli scienziati era stata nascosta dalla piattaforma galleggiante del ghiacciaio Thwaites, risultata quindi inaccessibile dal 2002 a causa della spessa copertura di ghiaccio.
Fonte: CNN

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