Per secoli, i rotoli di papiro di Ercolano, carbonizzati e sepolti sotto le ceneri del Vesuvio, hanno sfidato ogni tentativo di decifrazione. Ora, grazie a un’innovativa applicazione dell’intelligenza artificiale, questi antichi testi stanno finalmente rivelando i loro segreti.
L’intelligenza artificiale decifra i segreti de rotoli di papiro di Ercolano
Un team di ricercatori, guidato da Brent Seales dell’Università del Kentucky, ha utilizzato l’IA e raggi X ad alta risoluzione per decodificare oltre 2.000 caratteri dai rotoli. Questa impresa rappresenta una svolta epocale, consentendo di leggere per la prima volta interi passaggi dei papiri sopravvissuti all’eruzione del 79 d.C. Per accelerare il processo di decifrazione, è stata lanciata la Vesuvius Challenge, una competizione che ha riunito esperti di tutto il mondo. L’obiettivo è ambizioso: entro la fine del 2024, si spera di decifrare il 90% dei quattro rotoli.
L’intelligenza artificiale è stata fondamentale per superare le sfide poste dai rotoli di papiro di Ercolano. Gli algoritmi sono stati addestrati ad appiattire virtualmente i documenti, ricostruendo l’immagine originale dei rotoli. Distinguere l’inchiostro dal papiro, evidenziando i caratteri scritti e migliorare la leggibilità, aumentando il contrasto e la definizione dei caratteri.
Il successo ottenuto con i rotoli di papiro di Ercolano dimostra il potenziale dell’intelligenza artificiale in numerosi campi. L’IA sta rivoluzionando la ricerca scientifica, l’archeologia, la biologia e molto altro. Nonostante i benefici, l’IA presenta anche dei rischi. L’uso di algoritmi addestrati su dati storici può perpetuare pregiudizi e discriminazioni. È fondamentale sviluppare strumenti di IA etici e trasparenti.
La Vesuvius Challenge
La Vesuvius Challenge è stata lanciata a marzo 2023 per riunire il mondo per leggere i rotoli di Ercolano. Insieme a premi di progresso più piccoli, è stato assegnato un Gran Premio al primo team che recuperasse 4 passaggi di 140 caratteri da un rotolo.
La decifrazione dei rotoli di papiro di Ercolano, carbonizzati dall’eruzione del Vesuvio, rappresenta una delle più grandi sfide dell’archeologia moderna. Grazie all’intelligenza artificiale, abbiamo fatto notevoli progressi nella lettura di questi antichi testi. Ma qual è il ruolo dei raggi X in questo processo? I rotoli di papiro di Ercolano, per la loro fragilità e la carbonizzazione, sono estremamente delicati e difficili da manipolare. Un’analisi diretta potrebbe danneggiarli irreparabilmente. È qui che entrano in gioco i raggi X. Questi, penetrando nei materiali, forniscono una visione non invasiva dell’interno dei rotoli, rivelando dettagli nascosti all’occhio umano.
La prima fase consiste nell’acquisire una serie di immagini radiografiche a diverse angolazioni. Ogni immagine rappresenta una “fetta” del rotolo. Utilizzando sofisticati algoritmi di ricostruzione 3D, queste immagini vengono poi combinate per creare un modello tridimensionale virtuale del rotolo.
I raggi X, inoltre, permettono di ottenere immagini ad alta risoluzione dei caratteri scritti sui rotoli di papiro di Ercolano. Grazie a tecniche di elaborazione delle immagini, è possibile:
•Aumentare il contrasto: Evidenziando la differenza tra l’inchiostro nero e il papiro carbonizzato.
•Ridurre il rumore: Eliminando le interferenze e le distorsioni presenti nelle immagini originali.
•Correggere le deformazioni: Compensando le distorsioni causate dalla curvatura del rotolo.
i raggi X sono così efficaci perché non danneggiano il materiale, consentendo di ripetere le analisi nel tempo, permettono di visualizzare dettagli molto piccoli, come le singole fibre del papiro e i tratti dell’inchiostro e possono essere utilizzati per analizzare materiali diversi, non solo il papiro.
Conclusioni
I raggi X rappresentano uno strumento indispensabile per lo studio dei rotoli di papiro di Ercolano. Grazie alla loro capacità di penetrare la materia e di fornire immagini dettagliate, hanno permesso di creare modelli 3D virtuali dei rotoli e di migliorare la qualità delle immagini dei caratteri scritti. In combinazione con l’intelligenza artificiale, i raggi X stanno contribuendo a svelare i segreti di un passato lontano.
La biblioteca di Villa dei Papiri a Ercolano rappresenta un’unica nel suo genere testimonianza della cultura greca e romana. I rotoli di papiro rinvenuti in questo sito, sebbene eccezionalmente ben conservati, hanno resistito a lungo a ogni tentativo di lettura. Grazie a un approccio interdisciplinare che combina archeologia, informatica e filologia, è ora possibile affrontare questa sfida analitica, aprendo una finestra senza precedenti sulla produzione culturale dell’antichità.
L’applicazione di tecniche di imaging a raggi X ad alta risoluzione, unita all’elaborazione digitale delle immagini e all’impiego di algoritmi di deep learning, ha reso possibile superare i limiti imposti dalla fragilità e dalla carbonizzazione dei rotoli di Ercolano. L’analisi spettrale dei pigmenti utilizzati per la scrittura, combinata con l’analisi testuale dei frammenti decifrati, offre una nuova prospettiva sulla produzione libraria e sulla diffusione del sapere nel mondo antico.