Un nuovo tipo di rivelatore di onde gravitazionali ha registrato due eventi insoliti che potrebbero essere buchi neri primordiali o materia oscura, secondo un recente studio pubblicato sulla rivista Physical Review Letters. La maggior parte dei rivelatori non è in grado di registrare onde gravitazionali ad alta frequenza e quelli nuovi sono diversi da quelli finora osservati.
Le onde gravitazionali ad alta frequenza potrebbero essere la chiave per rilevare la materia oscura
Le onde gravitazionali si verificano quando potenti forze creano increspature nel tessuto dello spazio-tempo, che Einstein aveva predetto più di un secolo fa, ma sono state osservate empiricamente solo di recente, nel 2015. A quel primo rilevamento sono seguiti altre dozzine, principalmente tramite LIGO e strutture simili in grado di identificare onde gravitazionali a frequenze comprese tra 7 kHz e 30 kHz.
Le onde gravitazionali sono generate da eventi inconcepibilmente potenti, come quando una stella di neutroni si schianta contro un buco nero. Ma i fisici hanno anche pensato che queste increspature potessero propagarsi a frequenze oltre questo intervallo. Al momento della scrittura, due esperimenti sono alla ricerca di onde relativamente ad alta frequenza che potrebbero significare altri fenomeni nell’universo.