Il lander Resilience, costruito dall’azienda giapponese Ispace, ha tentato un atterraggio sulla Luna intorno alle 15:17 ET. Purtroppo, nonostante le aspettative, la missione non è riuscita ad atterrare in sicurezza, come confermato dai funzionari di Ispace diverse ore dopo l’evento.

Resilience: un fallimento in vista della prossima ricerca lunare
Le ragioni esatte dietro il mancato successo non sono ancora del tutto chiare. Tuttavia, i vertici di Ispace hanno ipotizzato che il lander si sia probabilmente schiantato sulla superficie lunare. Questo rappresentava il secondo tentativo di allunaggio morbido per l’azienda con sede a Tokyo.
Resilience si inserisce nel più ampio contesto di una rinnovata corsa all’esplorazione della superficie lunare, che vede coinvolte numerose aziende e governi in tutto il mondo nello sviluppo di lander robotici. All’inizio di quest’anno, anche due aziende texane finanziate dalla NASA, Firefly e Intuitive Machines, hanno tentato un allunaggio. L’impresa di Firefly ha segnato il primo successo completo per un’azienda commerciale, mentre il lander di Intuitive Machines, purtroppo, si è ribaltato. Sebbene la NASA non abbia sostenuto direttamente questo tentativo specifico, Ispace sta già collaborando con l’agenzia spaziale statunitense per una futura missione lunare.
Ispace ha voluto chiarire in modo inequivocabile la sua intenzione di non arrendersi. Il motto che ha guidato la missione era “non abbandonare mai la ricerca lunare”, e l’azienda ha espresso la ferma volontà di proseguire con queste missioni fino al loro successo. Durante una conferenza stampa tenutasi poche ore dopo il tentativo di atterraggio, il CEO di Ispace, Takeshi Hakamada, ha tracciato un parallelo significativo tra Ispace e SpaceX.
“Anche SpaceX ha fallito diverse volte, ma ora SpaceX occupa il mercato dei lanci“, ha dichiarato Hakamada. Non a caso, agli albori dell’azienda di Elon Musk, il primo razzo, il Falcon 1, subì diversi e brutali fallimenti. Solo al quarto tentativo, nel 2008, quando l’azienda era sull’orlo del fallimento, SpaceX riuscì a mandare in orbita uno dei suoi veicoli di lancio.
Collaborazioni e obiettivi futuri
Il recente tentativo di allunaggio con il lander Resilience si è concluso con un insuccesso, ma questo non sembra fermare le ambizioni lunari di Ispace. Prima ancora dell’odierno tentativo di atterraggio, il direttore finanziario dell’azienda, Jumpei Nozaki, aveva già comunicato alla CNN di aver assicurato i fondi necessari per un terzo tentativo di allunaggio. Questa pianificazione anticipata suggerisce che un eventuale fallimento della missione Resilience non avrebbe influenzato la capacità finanziaria dell’azienda di procedere con i suoi piani.
Annuncio pubblicitario
Interessato all'Intelligenza Artificiale?
Prova a leggere su Amazon Unlimited la nostra guida su come installarne una in locale e come ricavarne il massimo.
Una Intelligenza Artificiale locale ti permette di usufruire di tutti i vantaggi derivanti dall'uso dell'IA ma senza dover pagare costosi abbonamenti.
📘 Leggi la guida su AmazonIspace sta attivamente collaborando con l’azienda statunitense Draper, la cui storia è profondamente radicata nel programma Apollo della NASA. Questa partnership è focalizzata sullo sviluppo di un nuovo lander chiamato Apex 1.0. Le previsioni attuali indicano che questo veicolo potrebbe raggiungere il lato nascosto della Luna già nel 2027, un obiettivo ambizioso che dimostra la determinazione di Ispace.
Nonostante la prospettiva di future missioni, il percorso di Ispace non sarà privo di sfide. Durante la conferenza stampa successiva al tentativo di allunaggio, il CEO Takeshi Hakamada ha chiarito che l’azienda dovrà lavorare duramente per riconquistare la fiducia degli investitori. Sarà inoltre fondamentale condurre un’indagine approfondita su quanto accaduto con la missione Resilience.
L’obiettivo è comprendere le cause del fallimento per garantire che problemi simili non si verifichino con Apex 1.0. Hakamada ha enfatizzato la serietà della situazione, affermando: “Questo è il nostro secondo fallimento e, per quanto riguarda questi risultati, dobbiamo prenderli molto sul serio“.
Dettagli sull’impatto lunare di Ispace
Il lander Resilience di Ispace ha intrapreso un percorso promettente verso la superficie lunare, ma la sua missione non è riuscita a concludersi con un atterraggio morbido. Nonostante i primi successi, qualcosa è andato storto nella fase cruciale della discesa.
Ispace ha confermato che Resilience stava orbitando a circa 100 chilometri (62 miglia) sopra la Luna in un’orbita circolare stabile. Da lì, è sceso con successo a circa 20 chilometri (12 miglia). A quel punto, il lander “ha acceso con successo il suo motore principale come previsto per iniziare la decelerazione“. Tuttavia, l’esatto orientamento del veicolo in quel momento rimane incerto; Ispace ha solo potuto confermare che la navicella era “quasi verticale” poco prima che i dati andassero persi. Prima dell’atterraggio, Resilience avrebbe dovuto completare una manovra di beccheggio o di rollio per passare da una posizione orizzontale a una verticale rispetto alla superficie lunare.
Il problema più critico sembra risiedere nella misurazione dell’altitudine di Resilience. Sebbene i dirigenti abbiano affermato che i problemi appaiono diversi, la situazione ricorda il fallimento del primo lander di Ispace, la navicella spaziale Hakuto-R, precipitata nel 2023. Durante il precedente tentativo fallito del 2023, il software di Hakuto-R aveva erroneamente trasmesso dati di altitudine corretti, portando al disastro.
Questa volta, durante il tentativo di atterraggio di Resilience, un telemetro laser – un sensore progettato per misurare la distanza dalla superficie lunare – “ha riscontrato ritardi nell’ottenere valori di misurazione validi“. Di conseguenza, come dichiarato dall’azienda, il lander non è stato in grado di decelerare a sufficienza per raggiungere la velocità richiesta per l’atterraggio lunare previsto. In base a queste circostanze, si presume che il lander abbia probabilmente effettuato un atterraggio brusco sulla superficie lunare, indicando che si sia presumibilmente schiantata.
Per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale di Ispace.