43 secondi di plasma stabile: un passo storico verso l’energia del futuro
Il 22 maggio 2025 segna una data fondamentale nella corsa verso l’energia pulita e illimitata. Il reattore a fusione Wendelstein 7-X, situato a Greifswald, in Germania, ha raggiunto un traguardo storico: ha mantenuto un plasma di alta qualità per 43 secondi, stabilendo così un nuovo record mondiale per dispositivi di tipo stellarator.
Il sogno della fusione: replicare le stelle sulla Terra
La fusione nucleare è, in teoria, la fonte di energia più potente, sicura e sostenibile mai concepita. È lo stesso processo che alimenta il Sole, e prevede il riscaldamento di atomi di idrogeno a temperature stellari – decine di milioni di gradi – fino a trasformarli in plasma. In queste condizioni estreme, i nuclei atomici si fondono, liberando immense quantità di energia.
Ma c’è un problema cruciale: confinare il plasma – un materiale incandescente, instabile e altamente reattivo – abbastanza a lungo da rendere la fusione efficiente.
Lo stellarator Wendelstein 7-X che sfida i tokamak
Il Wendelstein 7-X non è un reattore qualsiasi. È uno stellarator, una macchina dalla geometria magnetica estremamente complessa che riesce a contenere il plasma senza bisogno di forti correnti interne, a differenza dei più noti tokamak.
Finora, i tokamak (come JET o JT-60U) hanno dominato la scena con performance eccezionali… ma solo per brevi momenti. Il nuovo record dello stellarator tedesco cambia le carte in tavola: 43 secondi consecutivi di triplo prodotto ottimale (una metrica fondamentale nella fusione) dimostrano la sua superiorità nelle operazioni a lungo termine.
Annuncio pubblicitario
Interessato all'Intelligenza Artificiale?
Prova a leggere su Amazon Unlimited la nostra guida su come installarne una in locale e come ricavarne il massimo.
Una Intelligenza Artificiale locale ti permette di usufruire di tutti i vantaggi derivanti dall'uso dell'IA ma senza dover pagare costosi abbonamenti.
📘 Leggi la guida su AmazonIl segreto? Piccoli pellet, grande effetto
A rendere possibile questa impresa è stato un innovativo sistema di alimentazione: l’iniettore di pellet sviluppato dal Oak Ridge National Laboratory (USA). In parole povere, si tratta di un “cannone” che spara minuscole pastiglie di idrogeno congelato direttamente nel cuore del plasma.
Durante l’esperimento da record, ben 90 pellet sono stati iniettati in 43 secondi, mentre il plasma veniva riscaldato con microonde ad alta potenza, mantenendo un equilibrio perfetto tra combustibile e calore.
Un lavoro di squadra internazionale
Il successo del Wendelstein 7-X è il frutto di una collaborazione scientifica globale. Le simulazioni e le diagnostiche provengono da diversi istituti europei, mentre il Princeton Plasma Physics Laboratory ha fornito dati cruciali sulla temperatura ionica. Il sofisticato sistema di riscaldamento a microonde, invece, è il risultato di un lavoro congiunto tra il Karlsruhe Institute of Technology e l’Università di Stoccarda.
Verso un futuro a fusione?
Il record stabilito dal Wendelstein 7-X non è “la” svolta definitiva, ma è un segnale chiarissimo: la fusione non è più solo teoria o fantascienza. Siamo sempre più vicini a un mondo in cui centrali a fusione stabili, durature e pulite possano alimentare intere città, senza scorie radioattive né rischi di catastrofi nucleari.
Il Sole splende da miliardi di anni. Forse, ora, stiamo finalmente imparando come accenderne uno sulla Terra.