Quasi pronto per la sperimentazione clinica il vaccino anti-HIV

Testato sulle scimmie rhesus ha dimostrato risultati interessanti

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I piani per portare un vaccino del virus dell’immunodeficienza umana (HIV) alla sperimentazione clinica hanno appena fatto un grande passo avanti, dopo che un gruppo di ricercatori ha sviluppato una forma indebolita del vaccino che sembra essere altrettanto efficace quanto ceppi più forti.

Negli ultimi anni, gli scienziati hanno lavorato allo sviluppo di un vaccino per il virus dell’immunodeficienza delle scimmie (SIV), che è molto simile all’HIV ma infetta le scimmie piuttosto che gli umani. Il vaccino è stato creato da una versione modificata del comune virus dell’herpes citomegalovirus (CMV), che genera proteine ​​SIV.

Studi precedenti hanno dimostrato che la maggior parte delle scimmie rhesus sottoposte al vaccino hanno acquisito resistenza al virus SIV, poiché il loro sistema immunitario ha imparato a combattere le proteine del virus ​​SIV.

Tuttavia, prima che qualsiasi vaccino possa essere usato su esseri umani, deve essere attenuato per impedirne la diffusione una volta all’interno del corpo. Il CMV non attenuato può essere molto pericoloso, specialmente per quelli con sistema immunitario debole o le donne in gravidanza.

Per modificare il virus, i ricercatori hanno eliminato un gene chiamato Rh110, impedendo così al virus di replicarsi. Quando applicato alle scimmie rhesus, questa forma di vaccino è risultata essere 1.000 volte meno capace di diffondersi rispetto alla versione non attenuata. Inoltre è risultato assente da tutte le escrezioni corporee delle scimmie, in questo modo si evita anche la trasmissione tra individui.

Fondamentalmente, tuttavia, il vaccino attenuato sembra fornire lo stesso livello di protezione della versione più forte ed ha eliminato il SIV nel 59 percento delle scimmie. Gli effetti si sono anche dimostrati duraturi duraturi, con nove delle 12 scimmie vaccinate che hanno mantenuto la resistenza al virus SIV dipo tre anni.

I risultati sono stati pubblicati in due articoli distinti sulla rivista Science Translational Medicine, e anche gli studi clinici sull’uomo potrebbero richiedere diversi anni, questa ricerca rappresenta un enorme passo in avanti nella ricerca di un vaccino contro l’HIV sicuro ed efficace.

Fonte: https://stm.sciencemag.org/content/11/501/eaaw2603