Il Texas mira a portare il suo approccio innovativo alla costruzione di case nell'ultima frontiera con la startup ICON di Austin. L'azienda è nota per le case stampate in 3D qui sulla Terra
Col lancio del Project Olympus la ICON intraprende uno sforzo ambizioso per sviluppare un sistema di costruzione sullo spazio. Il programma aiuterà l’umanità a prendere piede sulla Luna e su Marte, se tutto andrà secondo i piani.
Il progetto Olympus riceverà una spinta da un contratto SBIR (Small Business Innovation Research) con un accordo quadriennale da 14,55 milioni di dollari, che ICON ha firmato con l’aeronautica americana per espandere le capacità della sua tecnologia di stampa 3D.
“Fin dalla fondazione di ICON, abbiamo pensato alla costruzione fuori dal mondo. È una progressione sorprendentemente naturale se ci si chiede in che modo la costruzione additiva e la stampa 3D possono creare un futuro migliore per l’umanità“, ha dichiarao il co-fondatore CEO di ICON Jason Ballard ha detto in un comunicato della società.
“Sono fiducioso che imparare a costruire su altri mondi fornirà anche le scoperte necessarie per risolvere le sfide abitative che dobbiamo affrontare in questo mondo”, ha detto Ballard. “Questi sforzi si rafforzano a vicenda”.
La NASA sta lavorando con il programma Artemis per stabilire una presenza umana a lungo termine su e intorno alla luna entro la fine degli anni ’20. Realizzarlo richiederà un uso estensivo delle risorse lunari, tra cui acqua ghiacciata e regolite (come materiale da costruzione).
Lo sviluppo si baserà sulla tecnologia che ICON ha dimostrato nel 2018 durante la 3D Printed Habitat Challenge della NASA, hanno affermato i rappresentanti dell’azienda.
“Vogliamo aumentare il livello di prontezza della tecnologia e testare i sistemi per dimostrare che sarebbe fattibile sviluppare una stampante 3D su larga scala in grado di costruire infrastrutture sulla Luna o su Marte“, ha affermato Corky Clinton, direttore associato dell’ufficio scientifico e tecnologico in un comunicato della NASA .
“Il team utilizzerà ciò che apprenderemo dai test con il simulatore lunare per progettare, sviluppare e dimostrare elementi prototipo per un sistema di costruzione additivo su vasta scala”.
Il progetto Olympus sarà aiutato anche da altre partnership. Ad esempio, ICON sta collaborando con due studi di architettura per il programma: SEArch + (Space Exploration Architecture) e BIG-Bjarke Ingels Group con sede in Danimarca.
“Con ICON, stiamo aprendo la strada a nuove frontiere – materialmente, tecnologicamente e dal punto di vista ambientale”, ha detto Ingels. “Le risposte alle nostre sfide sulla Terra potrebbero essere molto util sulla luna”.