Probabilmente ritrovato il modulo lunare dell’Apollo 10, abbandonato in orbita lunare nel 1969 – video

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Se ne parlava già da qualche tempo ma ora sembrano arrivare le prime conferme. Con il ritorno sulla Luna nuovamente nella roadmap della NASA, sembra giusto che un pezzo di storia della prima conquista della Luna venga riscoperto. Gli astronomi potrebbero avere finalmente individuato il modulo lunare “Snoopy“, abbandonato nel 1969 dall’Apollo 10 durante il test finale, in preparazione dell’atterraggio effettuato poco tempo dopo dalla storica missione Apollo 11.

La missione Apollo 10 fu il test finale della NASA, effettuato proprio per mettere a punto il modulo lunare prima di procedere all’atterraggio.

Snoopy, così chiamato in onore del cane protagonista della famosa striscia a fumetti insieme a Charlie Brown, era il modulo di atterraggio dell’Apollo 10, missione lanciata il 18 maggio 1969, appena due mesi prima della storica missione Apollo 11, quella che vide effettuare l’atterraggio sulla Luna dagli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin.

L’equipaggio dell’Apollo 10 sapeva fin dall’inizio di non essere destinato ad effettuare l’atterraggio. Gli astronauti Thomas Stafford e Eugene Cernan durante il test di volo del modulo Snoopy, arrivarono, però, a circa 15.000 metri dalla superficie lunare. A quel punto la discesa del modulo venne interrotta, come da programma. Stafford e Cernan utilizzarono i motori del modulo per rientrare alla capsula Apollo per poi tornare sulla Terra.

In tutto, la missione durò poco più di otto giorni. Un partecipante, tuttavia, non riuscì a tornare indietro. Snoopy, dopo essersi agganciato con successo alla capsula e consentito il trasferimento degli astronauti, fu sganciato e abbandonato nello spazio.

Nel 2011, tuttavia, un team di astronomi guidato da Nick Howes, della Royal Astronomical Society del Regno Unito, ha cercato di scoprire dove fosse finito Snoopy. Le possibilità che si potesse ritrovare il modulo abbandonato erano stimate a 235 a 1.

Ora, Howes e il team affermano di essere “convinti del 98%” di avere ritrovato il modulo, secondo quanto riferisce Sky News. L’analisi dei dati ottici raccolti dal Mount Lemmon Observatory (MLO) in Arizona, avrebbe permesso di identificare un possibile candidato per il modulo.

Fino a quando non avremo dati radar“, ha sottolineato Howes su Twitter , “non potremo saperlo per certo… Ma è promettente“.

La sfida per confermare definitivamente che l’oggetto individuato sia davvero Snoopy, sarebbe parecchio onerosa, e quindi abbastanza frivola, sottolinea l’astronomo. Sarebbe necessario lanciare alcuni cubesat in rotta di intercettazione per ottenere dati ed immagini. Sappiamo quanto costa un lancio satellitare da inviare verso l’orbita lunare… 

Certo, se un imprenditore del settore appassionato di storia spaziale con qualche soldo da buttare, potrebbe decidere di pagare il conto. Elon Musk di SpaceX, ad esempio, o Jeff Bezos di Amazon. Entrambi hanno le capacità di effettuare il lancio, magari come payload secondario di qualche lancio commerciale e SpaceX ha già dimostrato di essere più che capace di schierare un gruppo di satelliti. Usare quelle abilità per recuperare Snoopy e riportarlo sulla Terra sarebbe un risultato storico che potrebbe persino aiutare a pacificare gli animi degli astronomi frustrati dalla nuova rete di satelliti Starlink di SpaceX che sembra possa creare problemi per l’osservazione del cielo con i telescopi.

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