Uno sciame di meteore verso cui la Terra si sta dirigendo potrebbe essere lo stesso che provocò l’incidente di Tunguska nel 1908.
Secondo un nuovo studio dell’Università dell’Ontario Occidentale, l’incontro con la cosiddetta scia delle Tauridi è un evento ricorrente che alcuni scienziati ritengono possa aver avuto un ruolo nel più grande impatto subito dalla Terra dei tempi moderni, nel 1908, quando una roccia spaziale si schiantò nei pressi di Tunguska, in Siberia, con una forza sufficiente a distruggere un’intera foresta.
L’episodio è diventato noto come l’evento di Tunguska del 1908 e fu così potente che l’esplosione livellò 80 milioni di alberi su un’area di oltre 2000 chilometri quadrati. Le possibilità che un evento simile possa ripetersi sono calcolate in una ogni mille anni, secondo la Western Ontario University. Eppure i ricercatori stanno focalizzando la loro attenzione sulle sciame delle Tauridi.
Lo sciame delle Tauridi è un denso ammasso di meteore all’interno del torrente meteorico Tauride. La Terra attraversa periodicamente lo sciame delle Tauridi che è considerato uno dei tre fenomeni spaziali che potrebbero provocare una collisione catastrofica. Gli oggetti prossimi alla Terra (NEO) come asteroidi e meteoroidi, così come le comete sono le altre due cause potenziali.
Lo sciame delle Tauridi è composto dai detriti lasciati dalla Cometa Encke, secondo la NASA. La polvere della cometa attraversa l’atmosfera terrestre a oltre 90 mila chilometri orari, brucia e crea una pioggia di meteoriti. La pioggia di meteoriti delle tauridi è solitamente debole, ma ci sono alcuni anni in cui è più visibile, dice la NASA.
Lo sciame delle Tauridi aumenta la possibilità che possa verificarsi una grande collisione, ipotizzano i ricercatori della Western Ontario University.
Questa estate, la Terra si avvicinerà a 30.000.000 km dal centro dello sciame delle Tauridi, secondo lo studio. Sarà il passaggio più ravvicinato della Terra allo sciame dal 1975 e la migliore opportunità di osservazione che avremo fino all’inizio degli anni ’30.
“Vi sono forti prove, meteorologiche e NEO, a sostegno dello sciame delle Tauridi e dei suoi potenziali rischi, e questa estate offre un’opportunità unica per osservare e quantificare questi oggetti“, ha affermato David Clark, studente universitario dell’Ontario Occidentale e primo autore dello studio.
Lo sciame delle Tauridi non dovrebbe causare alcun danno ed i ricercatori della Western Ontario University approfitteranno dell’occasione per studiarlo da vicino utilizzando il telescopio Canada-Francia-Hawaii presso l’Università delle Hawaii in agosto. In quel momento otterranno una visualizzazione ottimale per raccogliere informazioni.