Perseverance: l’Esa aiuterà la Nasa per l’atterraggio (video)

Manca davvero poco all’atterraggio del rover Nasa, Perseverance, su Marte. La parte conclusiva del viaggio sul pianeta rosso avverrà in data 18 febbraio alle 21:43. Dopo di ciò inizierà la permanenza del rover sul corpo celeste. Il suo compito sarà raccogliere dati nella zona del cratere Jezero.

L’operazione di atterraggio di Perseverance non sarà affatto facile e prevede diverse manovre simili a quelle che la Nasa ha effettuato con il rover Curiosity e poi con il lander Insight. In quei casi tutto andò secondo i piani. Bisogna considerare vari parametri, come il costo, la fase di atterraggio e la possibilità di fallimento.

Insomma, qualsiasi aiuto in più è una manna dal cielo, visti i numerosi ostacoli. Ed è per questo motivo che l’agenzia spaziale europea (ESA) darà una mano a alla Nasa, con l’impiego delle due sonde al momento in orbita intorno al pianeta rosso.

Perseverance: l’Esa supporterà la Nasa

Sarà il Trace Gas Orbiter una delle sonde coinvolte nelle fasi di comunicazione. Esso comincerà a funzionare dopo l’atterraggio. Nonostante la sonda in questione abbia una funzione diversa, fungerà da ripetitore di comunicazione da e verso il rover. Questo permetterà che le informazioni riguardanti la telemetria e le condizioni del rover vengano ricevuti in maniera corretta, oltre ai primi comandi del centro di controllo. La missione Mars 2020 della Nasa è la più avanzata mai inviata su un altro corpo celeste.

Le prime fasi di atterraggio

Durante le prime fasi di atterraggio sul pianeta rosso sono previsti una serie di scambi di informazioni per comprendere se l’operazione sia effettivamente riuscita e le stazioni terrestri monitoreranno il tutto per un totale circa 24 ore al giorno e sette giorni alla settimana per le prime due settimane successive. La rete Esa, in particolare, se ne occuperò per almeno 14 ore al giorno. Da specificare che ci saranno almeno due connessioni giornaliere in cui sarà possibile visualizzare le prime foto che il rover della Nasa Perseverance raccoglierà.

Coinvolta anche Mars Express

Le novità non finiscono qui, in quanto il lavoro da parte di ESA coinvolgerà anche Mars Express. Stiamo parlando della sonda ESA che lavora intorno all’orbita marziana dal lontano 2004. Uno degli strumenti presenti a bordo, il PFS (Mars Express Planetary Fourier Spectrometer) analizzerà le condizioni meteo della zona del cratere in cui avverrà l’atterraggio, affinché il tutto riesca senza intoppi. L’agenzia spaziale europea ha iniziato il monitoraggio da quasi una settimana e proseguirà fino al giorno previsto per l’atterraggio.

Si ricercano informazioni dettagliate sull’atmosfera marziana

Tutto ciò che è stato specificato in precedenza servirà ad avere maggiori informazioni, più approfondite, sulla densità dell’atmosfera di Marte presso la zona del cratere e sulle eventuali variazioni in base all’altitudine. Si tratta di informazioni importanti se pensiamo che la fase di atterraggio prevede l’utilizzo del paracadute. Tutto ciò che si riuscirà a recepire da questa importante esperienza consentirà agli studiosi di conoscere il tipo di pulviscolo presente, l’attività dei venti e ulteriori elementi che potrebbero ripercuotersi sull’operazione.

Rilevato vapore acqueo su Marte

Secondo un recente studio pubblicato su Science Advances gli studiosi hanno notato la fuoriuscita di vapore acqueo dall’atmosfera marziana. Al riguardo è d’uopo menzionare l’utilizzo di un particolare strumento, il Nadir and Occultation for Mars Discovery che si trova a bordo dell’ExoMars Trace Gas Orbiter.

A effettuare la scoperta due ricercatori della British Open University. Gli studiosi hanno rilevato il vapore, tramite l’analisi della luce attraversante l’atmosfera di Marte. Il professor Manish Patel, docente senior di scienze planetarie, ha dichiarato: “Questo fantastico strumento ci offre una visione mai vista prima degli isotopi dell’acqua nell’atmosfera di Marte in funzione sia del tempo che del luogo”.

Tracce d’acqua sul pianeta rosso

Le tracce di antiche valli fluviali e di canali fluviali lasciano intendere che moltissimi anni fa sulla superficie di Marte era presente l’acqua. Al giorno d’oggi l’acqua si trova ancora sul pianeta rosso, ma è possibile rivelarla all’interno di calotte glaciali oppure sepolta sotto il suo terrestre. Manish Patel ha dichiarato al riguardo: “Misurare gli isotopi dell’acqua è cruciale per capire come Marte abbia perso la sua acqua nel tempo, e quindi come l’abitabilità del pianeta sia cambiata nel corso della sua storia“.

Sarà possibile assistere all’atterraggio di Perseverance dal canale tv in streaming della NASA.

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