Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature Geoscience suggerisce che i cambiamenti nella posizione del Polo Nord magnetico si possono spiegare con il movimento del materiale fuso nel nucleo della Terra.
In sostanza, il ferro fuso al centro del nostro pianeta determina la posizione del polo magnetico del nostro pianeta.
Come è noto, la National Oceanic and Atmospheric Administration, poco tempo fa, ha rilasciato un aggiornamento inaspettato per la correzione dei sistemi GPS, in quanto il Nord magnetico della Terra è in movimento e si sposta più velocemente del previsto. Sappiamo da tempo che il nord magnetico si muove, ma ora il movimento è molto più rapido di quanto previsto, tanto che invece di aspettare il consueto intervallo di cinque anni per rilasciare l’aggiornamento la NOAA è stata costretta ad intervenire in anticipo.
Il campo magnetico terrestre è generato da un nucleo esterno di 2.000 km di ferro liquido e nichel che circonda il nucleo interno solido del pianeta. L’asse del magnete interno della Terra si sposta attorno all’asse di rotazione in base al capriccio delle correnti all’interno di quel liquido, e il suo variare cambia le letture restituite dalle bussole magnetiche in tutto il mondo, facendo sballare il sistema di navigazione globale, il GPS, a meno di caricare un aggiornamento che contenga le compensazioni delle variazioni.
Ogni ex scout sa come utilizzare una bussola e collegarla ad una mappa. Ma in quanti conoscono la differenza tra la direzione indicata dall’ago della bussola e il nord reale presente sulla griglia su quella mappa? L’utilizzo della bussola per individuare il nord magnetico ora ci indirizza inevitabilmente molto più verso ovest rispetto al polo nord effettivo.
Generalmente gli editori di mappe usano due standard, il vero nord è usato per la griglia della mappa – è dove le linee longitudinali si incontrano all’estremità settentrionale del pianeta. Il nord magnetico, invece, è il punto in cui la bussola punta ed è legato a quel fastidioso bersaglio in movimento. Gli editori prenderanno nota dello spostamento locale tra il Nord magnetico e il Nord della griglia della mappa e aggiusteranno le nuove mappe. In campi più seri in cui la precisione della navigazione è fondamentale, ogni nave e aereo avrà una bussola magnetica come aiuto per il suo navigatore.
Ora, Gli scienziati affermano che l’attuale direzione del movimento del polo è causata da un “blip nello schema” del flusso all’interno dell’interno della Terra. Questo blip, credono, si è verificato tra il 1970 e il 1999.
Questo significa che l’area del flusso di magma liquido all’esterno del nucleo della Terra si è allungata diminuendo la sua intensità e questo ha permesso che la posizione del Polo Nord si sia spostata rapidamente verso un’area del flusso del campo magnetico situata sotto la Siberia. I ricercatori affermano che il nostro polo magnetico settentrionale è controllato da queste due “macchie” di concentrazione di ferro liquido.
Sembra proprio, insomma, che queste due macchie, o aree, mantengano il polo nord magnetico in un costante stato di tiro alla fune. Ma poiché la parte canadese di questo campo si è allungata e si è indebolita, la posizione del polo si sta rapidamente spostando verso la Siberia dove, attualmente, il campo magnetico è più forte.
Naturalmente, questo fenomeno non cambia la posizione fisica del Polo Nord, ma potrebbe avere enormi implicazioni per il campo magnetico del pianeta, che è responsabile di mantenere in ordine la rotazione del pianeta, nonché di proteggere la nostra atmosfera dal vento solare o dalle emissioni di plasma coronale carico elettricamente espulso dal nostro Sole.
Su un piano ancora più pratico, questo obbliga ad aggiornamenti periodici del sistema di navigazione GPS e rende sempre meno attendibili le bussole che ormai indicano un polo nord magnetico sempre più lontano dal Polo Nord fisico.