La passiflora è una delle piante perfette per chi si lascia vincere dallo stress. Appartiene alla famiglia delle Passifloracee. Negli Stati Uniti del Sud e in Messico, si è soliti coltivarla per ornamento.
Passiflora, uso erboristico e fitoterapico
Come tutte le piante officinali, visto che ha più di una proprietà terapeutica, da antichi tempi è usata per il suo effetto benefico. Attenzione, però, anche le piante hanno i loro effetti collaterali.
Inoltre alcune diventano vere e proprie droghe che, se usate in dosi eccessive possono provocare effetti tossici all’organismo. Non è quindi il caso di abusarne ed è sempre bene rivolgersi ad esperti, prima dell’uso.
In medicina il ‘FAI DA TE’ è assolutamente bandito.
Nel caso della passiflora, la sua sostanza attiva è rappresentata dalla parte del fusto e della foglia. La raccolta avviene in piena fioritura, i principi attivi sono in quantità massima.
La passiflora detiene proprietà sedative e antispasmodiche, quindi il suo uso è suggerito in caso di:
– nervosismo e irritabilità;
– irrequietezza e agitazione;
– tachicardia;
– ansia;
– disturbi dell’umore;
– insonnia lieve;
– disturbi gastrointestinali di origine nervosa.
Ecco che cosa contiene a passiflora
Gli effetti della passiflora sono dati dall’insieme di più componenti. Alcaloidi, flavonoidi, maltolo, acidi fenolici, cumarine, fitosteroli e olio essenziale.
L’assunzione avviene per mezzo di infusi, tintura madre o capsule e compresse che si preparano con la polvere. Per ottenere l’infuso di passiflora si preparano:
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- 2 grammi di prodotto essiccato in 150 millilitri di acqua calda per 15 minuti. Non è il caso di superare le quattro tazze al giorno.
- 30 gocce di tintura madre di passiflora, diluite in acqua, da ripetere tre volte al giorno se si è agitati. Per conciliare il sonno, 40 gocce prima di andare a dormire.
- Nell’insonnia la passiflora si può associare a luppolo e valeriana;
- per problemi digestivi va unita con finocchio, tarassaco e camomilla;
- per trattare l’ansia e le palpitazioni si associa a camomilla e biancospino.
La passiflora è una pianta rampicante che viene coltivata come ornamento in giardino o in vaso su balconi o terrazzi. Non è difficile coltivare la passiflora.
La piantina è acquistabile in vivaio o da una talea prelevata in primavera da piante adulte. La passiflora è una pianta rustica e resistente.
Se coltivata in piena terra, occupa tutto lo spazio disponibile. Utile è sostenere la pianta, bagnare il terreno regolarmente, evitando i ristagni di acqua.
Importante la concimazione, durante i mesi estivi, soprattutto se la pianta è in vaso. La passiflora produce fusti legnosi verde grigiastro, che raggiungono fino a dieci metri, coprono pergolati o cancellate.
In primavera la passiflora produce molte foglie che danno ombra e privacy. Le foglie sono divise in tre lobi di diversa grandezza e di un bel verde brillante.
I fiori della passiflora sbocciano in estate. Formati da cinque sepali verdi esternamente, bianchi o violacei internamente, presentano una corolla di cinque petali bianchi o viola, una doppia corona di appendici rosso-porpora simili a petali.
Dopo la fioritura si sviluppano i frutti, bacche gialle ovali e polpose, ricche di piccoli semi. La passiflora simboleggia la passione di Cristo e per questo è chiamata anche pianta della passione, così come fiori e frutti sono noti anche come fiore della passione e frutto della passione.
Controindicazioni
Le principali controindicazioni riguardano soprattutto la presenza di allergie note ad uno o più dei componenti della pianta. Allo stesso tempo, l’uso in gravidanza non è raccomandato, così come l’impiego in bambini con meno di 12 anni di età.