Pareidolia, da abilità evolutiva fondamentale per la sopravvivenza a strumento per mistificatori – video

Molti teorici della cospirazione cospirazione trascorrono un sacco del loro tempo studiando le immagini riprese su Marte dalle sonde e rilasciate sul web dalla NASA. La loro è una vera e propria ossessione che li porta a credere di riconoscere, come vedremo, oggetti comuni sulla Terra in alcuni dei sassi ripresi dai rover come Curiosity, arrivando a pensare di avere individuato ossa o vestigia di antiche civiltà...

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Molti teorici della cospirazione trascorrono gran parte del loro tempo studiando le immagini riprese su Marte dagli orbiter e dai rover rilasciate sul web dalla NASA. La loro è una vera e propria ossessione che li porta a credere di riconoscere oggetti comuni sulla terra in alcuni dei sassi ripresi dai rover come Curiosity, arrivando a pensare di avere individuato ossa o vestigia di antiche civiltà su Marte.
In un video rilasciato su You tube, un cospirazionista dimostra, o almeno ci prova, che sulla superficie marziana si possono rinvenire con facilità ossa fossilizzate, legno pietrificato, funghi e licheni, ed è possibile, inoltre, individuare segni di crescita, di movimento, in breve, segni di vita su Marte.
Questo gruppo di cospirazionisti dediti all’archeologia marziana sostiene che, grazie a questi reperti individuati nelle foto inviate dai rover, hanno raggiunto la certezza che la NASA ed il governo degli Stati Uniti ci nascondono la presenza di vita su Marte, forse, addirittura, la presenza di una base militare statunitense realizzata negli anni ’70.

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Fungo spaziale? No, è una roccia. Archeologia marziana / YouTube / NASA

 

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I cospirazionisti pensano che questo sia un osso iliaco umano. NASA / Archeologia Marziana/ YouTube

 

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Sì, pensano che questa roccia è un osso dell’anca. NASA / Archeologia marziana / YouTube 

Se ancora non sei convinto che la NASA ha fotografato la vita su Marte, allora sei più scettico dei 34.000 abbonati del canale.
Il video ad un certo punto individua un gruppo di sassi e e viene evidenziato qualcosa che viene definito come un gambero marziano.

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NASA / Archeologia marziana / YouTube

 



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Supposto gambero marziano – NASA / Marche Archeologia / YouTube

Le immagini originali sono disponibili sul sito della NASA dedicato all’attività dei rover marziani e chiunque può visionarle e scaricarle. Provate anche voi a capire se si tratta di rocce o di oggetti di altro tipo.
C’è stato anche chi ha cerchiato di rosso un’immagine e ha sostenuto che si trattasse di una sorta di topo alieno. I teorici della cospirazione sono fantastici.

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Il famigerato “topo su Marte” è stato individuato 4 anni fa. – Mars Rover / NASA

Purtroppo le foto sembrano essere sufficienti per convincere persone inclini alla cospirazione che la NASA è coinvolta in un’operazione di copertura.
Dopo anni di ricerche e di studio, sono convinto ora, più che mai, che su Marte ci sia molto di più di quanto la NASA ammette“, scrive TJ Devereaux. “Ci sono solo troppe prove per ignorare questa possibilità“.
Ma perché c’è gente che vede queste cose in fotografie di rocce?
Il fenomeno di vedere modelli familiari in oggetti di tutt’altra natura esiste ed è chiamato pareidolia. In termini evolutivi, la capacità di distinguere rapidamente possibili pericoli da forme indefinite potrebbe avere un senso.
Carl Sagan ha spiegato nel suo libro The Demon-Haunted World, che la capacità di identificare le minacce è stata un’abilità imperativa per la nostra sopravvivenza.
I primi uomini che evitarono di passare accanto ad un cespuglio dove pensavano si nascondesse un leone sopravvissero. Coloro che non individuarono questo “modello” del leone fecero una brutta fine. In presenza di un possibile pericolo va bene fuggire anche se poi il pericolo non si rivela tale, chi evitò il pericolo sopravvisse e trasmise i suoi geni.
Sagan ha affermato che la ricerca di modelli (dove i modelli ci sono o meno) è stata un’abilità fondamentale di sopravvivenza precauzionale ma che oggi questa abilità potrebbe portare alla interpretazione errata di immagini casuali o modelli di luce come volti e oggetti familiari. In questo caso, le persone vedono le rocce come volti umani.
Di seguito il video che ha originato questo articolo.

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