In questo articolo proponiamo una breve descrizione (almeno quel che si sa attualmente) di Oppo Find X3 Pro.
Stiamo parlando del nuovo smartphone top di gamma, che si è rivelato essere un vero concentrato di tecnologia. Fotocamera e schermo sono innovativi rispetto agli altri cellulari di ultima generazione, con un design davvero atipico.
Era il 2018 quando Oppo, sbarcando in Europa, presentò presso il museo del Louvre a Parigi il suo primo Find X. Si trattava di un prodotto coraggioso, in quanto si trattava di un modello che presentava una fotocamera a scomparsa motorizzata.
Lo smartphone in questione era stato commercializzato al prezzo di 999 euro una cifra che aveva fatto storcere a molti il naso, contando anche il fatto che Oppo era un’azienda semisconosciuta nel vecchio continente.
A Oppo, tutto ciò non importava: il suo obiettivo principale era far conoscere e vendere il Find X, volendo dimostrare che oltre a Huawei esisteva un’altra azienda cinese capace di proporre ai clienti innovazione e rivoluzione nel campo degli smartphone.
Ricordiamo, poi, l’arrivo di Find X2 Pro lo scorso anno: meno sofisticato ma comunque degno di menzione per le novità che proponeva. Ora però concentriamoci sull’argomento principale del nostro articolo.
Come appare esternamente Find X3 Pro
Il nuovo Oppo Find X3 Pro sembra essere l’apice di un percorso evoluzionistico cominciato da Oppo tre anni fa. Ci troviamo dinanzi a uno smartphone di alto livello che riesce a calibrare innovazione, design, cura nei dettagli, ma anche originalità.
Il prezzo resta alquanto elevato: 1.149 euro, ma non dobbiamo sorprenderci se consideriamo che anche i suoi “coetanei” delle aziende rivali sono venduti a prezzi simili.
Oppo ha presentato il modello usando il playoff “riscopri il colore”. Ci riferiamo al Full Path Color Management. Con questo termine si intende la capacità di scattare una foto a dieci bit, arrivando a riprodurla a dieci bit, 1024 sfumature per canale e 1.000.000.000 di colori. Un salto di qualità da parte di Oppo reso possibile curando nel dettaglio tutti gli aspetti: partendo dalla cattura e giungendo fino alla riproduzione.
Il vero fiore all’occhiello di Oppo Find X3 Pro è dato, tuttavia, da display e fotocamera. Parlando del display, Oppo Find X3 pro possiede un OLED da 6.7” QHD+ (3216×1440) con 525 ppi di definizione, 5.000.000:1 di contrasto, refresh rate dinamico variabile da 5 Hz a 120 Hz. La luminosità raggiunge il picco di 1.300 nits.
Il passo in più rispetto a Find X2
Parlando di Oppo Find X3, con esso ci troviamo dinanzi a un pannello LTPO (Low-temperature Polycrystalline Silicon and Oxide) a dieci bit reali. Un passo in più rispetto del Find X2 che veniva descritto come da dieci bit, ma in realtà era da due bit, con due bit di dithering.
Oppo sembra avere molta fiducia nella qualità dello schermo Oled, tanto che non solo parla di spazio colore DCI P3, ma afferma addirittura che esso copre parte dello spazio Rec.2020. Oppo ha fatto molte promesse su questa sua nuova creatura e testate specializzate come DDAY (che ha fornito numerosi dettagli su X3) sembrano confermarle.
Il test Munsell 100
Oppo ha comunque pensato anche a tutti coloro che hanno leggere deviazioni circa la percezione cromatica, proprio per questo ha inserito nello smartphone il test Munsell 100 affinché la tinta potesse essere calibrata. All’utente sarà chiesto di riordinare una serie di tonalità per ogni colore. Il sistema sarà in grado di applicare una correzione automatica in caso di leggero daltonismo.
Oppo ha una premura, ovvero, che la visione sullo schermo sia in perfetta linea con il materiale sorgente, sia nel caso di materiale catturato dalla fotocamera, sia che si tratti di contenuti provenienti dalle app di streaming.
Un prodotto conveniente?
Bisogna ancora avere ulteriori certezze riguardanti Oppo Find X3, tuttavia, dalle ultime informazioni che siamo riusciti a trovare dai portali specializzati, possiamo ipotizzare che la gestione, che possiamo definire immensa rapportata a un semplice cellulare, è comunque ammirevole, in quanto l’intera catena di produzione dei contenuti si basa su un ideale ben definito: quello di rispettare gli spazi colore dalla sorgente al display che li riproduce.
Oppo si conferma un’azienda giovane, ma anche seria e professionale, che ci tiene a rispettare la parola data.