Per la prima volta da oltre undici giorni sembra rallentare la progressione della diffusione del virus: nelle ultime 24 ore si sono registrati solo 1600 nuovi casi accertati contro i 2.000 delle 24 ore precedenti, ora il totale dei casi confermati ufficialmente è salito a 11.374. Anche i decessi sembrano rallentare, poco meno di 50 nelle ultime 24 ore contro gli oltre 70 delle 24 ore precedenti.
Sono invece 252 i pazienti dichiarati guariti e dimessi dagli ospedali.
Cominciano a crescere, anche se sempre lentamente, i casi confermati in paesi diversi dalla Cina. Per quanto riguarda l’Europa, nella giornata di ieri si sono registrati i primi due casi confermati in Gran Bretagna, un caso è stato per la prima volta confermato in Spagna e uno Svezia. In Germania i casi confermati sono arrivati a 7 ed in Francia 6. In Russia 2. Negli stati Uniti sono oggi 7 i cosi confermati.
Il virus sembra diffondersi maggiormente nei paesi del sud-est asiatico, dove ieri si è registrato il primo caso in India. In Australia sono 9 i casi confermati.
Africa e Sud America risultano, ad oggi, ancora liberi dal nuovo coronavirus.
Nella giornata di ieri l’Italia, dove sono stati registrati due casi e vi sono, al momento, 32 persone sotto osservazione, ha proclamato lo stato di emergenza sanitaria nazionale per sei mesi. Lo stesso provvedimento hanno annunciato gli Stati Uniti.
Nella giornata di ieri il professor Burioni ha spiegato che il virus si può trasmettere anche nella fase asintomatica, riportando come prova uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, che ha esaminato quattro soci d’affari tedeschi che sono stati infettati attraverso la trasmissione asintomatica.
La catena della trasmissione: è iniziata con una donna di Shanghai i cui genitori sono venuti a visitarla da Wuhan. Erano sani durante la loro visita, ma in seguito fu loro diagnosticato il coronavirus.