Anche le sonde spaziali interplanetarie hanno bisogno di incoraggiamento e gli appassionati sono invitati ad inviare messaggi di supporto alla nave spaziale per il suo flyby con Ultima Thule.
Il 1 gennaio 2019, la sonda New Horizons visiterà il mondo più remoto mai esplorato dall’umanità: “(486958) 2014 MU69,” noto anche come Ultima Thule. Lanciata nel 2006 come parte del programma New Frontiers della NASA, New Horizons ha raggiunto il suo obiettivo – eseguire un sorvolo di Plutone – nel 2015 e, da allora, la sua missione è stata estesa ed è stata inviata nella fascia di Kuiper, a più di 5 miliardi di chilometri dalla Terra.
Per inviare un saluto ed un incoraggiamento alla coraggiosa sonda spaziale basta visitare il sito web della missione Beyond Pluto. I messaggi, insieme al nome del mittente, verranno trasmessi dal team che gestisce la missione a New Horizons che arriveranno alle antenne della sonda il primo gennaio 2019, proprio mentre starà superando Ultima Thule.
“Viaggiando alla velocità della luce, i segnali che trasportano questi messaggi raggiungeranno la navicella spaziale circa sei ore dopo essere stati trasmessi dalla più grande antenna parabolica del Laboratorio di Applied Physics del Johns Hopkins, nello stesso giorno in cui New Horizons vola da Ultima Thule,” spiega Alan Stern,,del Southwest Research Institute in Colorado, ricercatore capo del progetto Beyond Pluto. “Quant’è fico?” Aggiunge.
I messaggi verranno accettati fino al 21 dicembre 2018.
“Come il flyby stesso, questa è un’occasione unica per entrare a far parte della storia dell’esplorazione dello spazio profondo“, ha comunicato l’Applied Physics Lab in un recente annuncio.
Dopo il flyby del giorno di Capodanno, gli scienziati sceglieranno per Ultima Thule un nome formale da presentare all’Unione Astronomica Internazionale, scegliendolo anche in base alla conferma se MU69 si dimostrerà un corpo singolo, una coppia binaria o un sistema di oggetti multipli (Le prime osservazioni suggeriscono una coppia di orbite binarie, o un insieme di contatti di corpi di dimensioni quasi uguali, circa 11 e 12 miglia di diametro).
La NASA, nel frattempo, ha annunciato che la sua sonda Voyager 2 è uscita dall’eliosfera, la bolla protettiva di particelle e campi magnetici creata dal Sole, ed è entrata nello spazio interstellare.