giovedì, Giugno 5, 2025
HomeMedicinaNatale a tavola, dai frutti di mare al dessert: le regole per...

Natale a tavola, dai frutti di mare al dessert: le regole per evitare intossicazioni

Migliori casinò non AAMS in Italia
Indice

(Adnkronos) – Frutti di mare, formaggi, insalate e dessert, insieme ai piatti più tradizionali, faranno la loro comparsa sulle tavole delle feste, tra Natale e Capodanno. E sono proprio questi i piatti a cui prestare massima attenzione e rispetto delle norme igieniche per prevenire intossicazioni gastroalimentari. Con l’eccesso di cibo, ingerito in questi giorni, il nostro apparato digerente rischia di essere più vulnerabile: dunque attenzione a non esporsi a batteri patogeni che potrebbero rovinarci le vacanze e la festa di fine anno.  Ecco dunque alcuni consigli da tenere a mente nella preparazione dei piatti più a rischio di tossinfezione alimentare, suggeriti dal sito francese TopSantè. Si parte dal pesce e i frutti di mare, spesso serviti in tavola come antipasto della Vigilia di Natale o del cenone di San Silvestro: crudi possono nascondere un rischio parassitario, ma anche la marinatura spesso non è sufficiente a ridurlo, e indipendentemente dalla preparazione, sono anche sensibili al batterio della Listeria. Due le regole fondamentali di sicurezza: innanzitutto lavarsi sempre le mani e le superfici prima e dopo aver preparato i frutti di mare; in secondo luogo, seguire sempre la regola delle 2-4 ore ovvero si può servire il cibo se è rimasto a temperatura ambiente per due ore o meno. Può quindi ritornare nel frigorifero, ma il timer si riavvia con l'eventuale tempo aggiuntivo trascorso fuori dal frigorifero. Una volta che il cibo ha trascorso 4 ore a temperatura ambiente, non può essere assolutamente mangiato, e va eliminato. Quanto alle ostriche, altrettanto apprezzate durante le festività natalizie, se crude possono essere fonte di batteri nocivi: il Vibrio vulnificus, che può causare una malattia potenzialmente mortale. Le persone con patologie che hanno un sistema immunitario compromesso, malattie del fegato o diabete sono particolarmente sensibili a questo batterio. L'aggiunta di salsa Tabasco piccante, salsa di peperoncino piccante, succo di limone o alcol alle ostriche può uccidere alcuni germi, ma nessuno riesce a uccidere il Vibrio vulnificus. L'unico modo sicuro per consumare le ostriche è assicurarsi che siano ben cotte, altrimenti, per quelle crude, è bene assicurarsi di acquistarle da un produttore o un ristorante di fiducia che segua rigorose misure igieniche. Non solo pesce. Anche il tacchino arrosto, piatto principe di molti pranzi natalizi, può nascondere insidie: in forno, infatti, anche la parte centrale della carne deve raggiungere i 74° gradi centigradi per garantire la distruzione di agenti patogeni come Salmonella e Campylobacter. Vale la pena, dunque, investire in un termometro per carne per sapere quando è pronta, poiché il colore non è sempre un buon indicatore. E ancora: formaggi a pasta molle come brie, camembert, ricotta, feta, mozzarella e formaggio blu presentano un rischio di presenza di Listeria monocytogenes. Questo batterio è particolarmente pericoloso per le popolazioni vulnerabili, comprese le donne incinte, gli anziani o le persone immunocompromesse, che dovrebbero quindi evitare completamente questi tipi di formaggi. Per il resto della popolazione, il metodo più sicuro resta sempre la regola delle 2-4 ore. Anche le insalate e le verdure crude sono un must delle feste per accompagnare i piatti della tradizione più 'ricchi'. Anch'esse richiedono una manipolazione speciale perché sono a rischio di Listeria, Escherichia coli, Salmonella, epatite A, Norovirus, Ciclospora e molti altri. Per tenere lontani questi ospiti indesiderati dall'insalata, si consiglia di usare sempre taglieri diversi da quelli utilizzati per carne e prodotti crudi, e di conservarle sempre in frigorifero. Altro consiglio: nella preparazione meglio lavarsi spesso le mani che indossare i guanti, poiché questi non proteggono dalla contaminazione incrociata. Infine il dessert: sicuramente il tronchetto di cioccolato è il dolce più amato a Natale, ma c'è chi preferisce la pavlova, a base di meringa farcita di panna e frutta, o dolci alla crema. Ebbene: in generale i dolci a uova crude sono tutti a rischio di batteri come E. coli, Salmonella e Listeria. Da qui la raccomandazione di lavare sempre le mani prima di maneggiare ingredienti come la frutta e usare utensili puliti per montare la panna. Anche in questo caso, nel portarla in tavola, rispettate la regola delle 2-4 ore una volta tolta la crema dal frigo. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

RELATED ARTICLES

Viaggi e Vacanze

Alimentazione e Salute

Zucchero: i succhi di frutta aumentano il rischio di diabete T 2

Finora si è sempre pensato che lo zucchero fosse uno dei principali responsabili dell'aumento globale del diabete di tipo 2. Una nuova ricerca della...

Longevità: 4 strategie messe in pratica dai centenari

La notizia della signora Ethel Caterham, 115enne del Surrey, che ha ufficialmente ottenuto il titolo di essere umano vivente più anziano, solleva spontaneamente la...

La stevia, un sostituto dello zucchero privo di calorie

L'estratto dalle foglie della pianta di Stevia, costituisce un sostituto allo zucchero ed è privo di calorie.

Giochi

Perché Posido Casino è una Scelta Vincente per gli Scommettitori Italiani

Il mondo del gioco online in Italia sta cambiando rapidamente. Ma mentre molti siti si concentrano su un solo aspetto dell’esperienza, Posido è riuscito...

Che cos’è il gioco del pollo (Chicken Road) e perché dopo anni è ancora popolare sul web

Il gioco del pollo, conosciuto anche come Chicken Road, è un videogioco semplice ma incredibilmente coinvolgente che ha saputo conquistare un ampio pubblico sul web...

Giocare online in modo sicuro: ecco come fare

Il mondo del gioco online ha registrato una crescita esponenziale negli ultimi anni, attirando milioni di utenti in tutto il mondo. Grazie all’accesso facilitato...