Nel diciannovesimo secolo le bevande gassate erano spesso usate come farmaci per la cura della neurastenia, ovvero senso di affaticamento, depressione, dolori muscolari ed insonnia. Fu la ricerca di questa sorta di elisir miracoloso che spinse John Pemberton, nato a Knoxville nel 1831, farmacista polacco naturalizzato statunitense, ad investire tempo e ricerca nella French Wine Cola, una soluzione preparata con estratti a base di foglie di coca, di noce di cola africana (ricca di caffeina) della radice di damiana e di vino.
Pemberton prestò servizio in qualità di tenente colonnello nel 3º Gruppo Squadroni di Cavalleria della Georgia durante la guerra di secessione americana e fu quasi ucciso in combattimento a Columbus nell’aprile 1865: colpito al petto, come molti veterani feriti, divenne dipendente dalla morfina, che usava come antidolorifico.
Per cercare di combattere questa dipendenza Pemberton si rivolse alla coca, allora perfettamente legale e fu questa una delle motivazione che lo spinse ad inserirla nella formula della sua French Wine Cola, sia pure in termini quantitativi modesti e quindi dagli effetti irrilevanti.
Ad Atlanta, dove si era trasferito, la lega della temperanza lo indusse a sostituire nella formula il vino con estratti di arancia, limone, noce moscata, cannella, coriandolo, estratti di fiore d’arancio, caramello e vaniglia, mescolati con succo di limetta.
Adesso mancava un nome seducente per lanciare questo elisir miracoloso, il suo contabile gli suggerì il nome Coca Cola che diverrà uno dei marchi più famosi e prestigiosi della storia.
Pemberton commercializzò inizialmente la Coca Cola come uno sciroppo denso che andava diluito con acqua e particolarmente indicato nel combattere melanconia, stanchezza, isteria, reumatismi e persino obesità. Il successo presso le farmacie americane fu impetuoso ed il prodotto andò letteralmente a ruba, tanto che alcuni medici si lamentarono di perdere clienti per effetto della commercializzazione della Coca Cola.
Poi avvenne un fatto singolare che darà una svolta a quella che diverrà la bevanda simbolo dell’America.
Un giorno un signore che soffriva di un terribile mal di testa, entrò in una farmacia chiedendo che gli si preparasse urgentemente una dose di Coca Cola. Il farmacista vista la sofferenza dell’uomo invece di andare dietro ed utilizzare il rubinetto dell’acqua, avendo sottomano un sifone di seltz, allungò lo sciroppo denso con quest’ultimo.
Il preparato Coca Cola e seltz fece passare all’uomo sia il mal di testa che la sete.
Da quel momento il farmacista iniziò a diluire abitualmente lo sciroppo con il seltz e Pemberton si accorse che aveva sottomano la formula di una bevanda che avrebbe sconvolto le abitudini alimentari della popolazione.
Attualmente nel Nord America si beve quasi mezzo litro al giorno di bevande gassate, una quantità incredibile e la Coca Cola è il marchio dominante.
Una lattina da 33 cl contiene circa sette cucchiaini di zucchero e le bevande gassate sono ritenute uno degli alimenti responsabili dell’esponenziale crescita dell’obesità. La funzione stimolante della Coca Cola invece non appartiene alla presenza della coca ma alla presenza di un’importante dose di caffeina, che spiega perché tra gli effetti secondari bere l’inconfondibile bevanda possa rappresentare una scarica di energia supplementare.
Nessuno fino ad oggi è riuscito a carpire il segreto della formula 7X alla base della Coca Cola nonostante innumerevoli tentativi e sofisticati mezzi di indagini di spionaggio industriale. Pur conoscendo tutti gli ingredienti coinvolti nella produzione della Coca Cola non si conoscono i rapporti tra i vari componenti e l’ordine con il quale vengono aggiunti gli uni agli altri.
Coca-Cola Company fa produrre la bevanda a fornitori imbottigliatori, unici per un determinato territorio, che ricevono lo sciroppo (prodotto unicamente dalla casa madre) al fine di diluirlo con acqua gassata secondo una prefissata proporzione, per poi procedere al confezionamento (bottiglia, lattina, fusto). La ricetta dello sciroppo è segretissima, conosciuta solo da pochissime persone.