La corsa alla Luna, un tempo dominio esclusivo delle superpotenze, si arricchisce di nuovi protagonisti: le aziende private. Intuitive Machines, con sede a Houston, è tra queste, e dopo aver segnato un primato storico con il suo lander Odysseus nel febbraio 2024, è tornata alla ribalta con la missione Athena.
Tuttavia, anche questa volta, l’allunaggio non è stato privo di intoppi, sollevando interrogativi sulla stabilità e l’affidabilità delle missioni lunari private.

La complessità dell’allunaggio: una manovra delicata
L’allunaggio è una manovra estremamente delicata, che richiede una precisione millimetrica. La navicella deve rallentare gradualmente, orientarsi correttamente e posarsi sulla superficie lunare senza subire danni. Nel caso della missione Athena, l’obiettivo era l’altopiano di Mons Mouton, una regione inesplorata vicino al polo sud lunare, una zona di particolare interesse scientifico per la presenza di ghiaccio d’acqua.
L’orario previsto per l’atterraggio era le 12:32 ET (17:32 GMT). Tuttavia, il tempo passava e l’ansia cresceva nel centro di controllo missione. Ogni secondo di ritardo aumentava la preoccupazione per un possibile malfunzionamento. Venti minuti dopo l’orario previsto, il portavoce Josh Marshall ha annunciato l’avvenuto atterraggio, ma ha subito precisato che i dati erano ancora in fase di analisi. La notizia, accolta con un misto di sollievo e preoccupazione, ha lasciato in sospeso l’esito della missione.
Nelle ore successive all’atterraggio, i tecnici di Intuitive Machines hanno analizzato i dati telemetrici inviati dalla missione Athena. L’analisi ha rivelato che il lander non era atterrato nella posizione corretta. Il CEO Steve Altemus ha dichiarato che l’orientamento del lander era “non corretto“, un termine tecnico che indica una posizione inadeguata.
L’orientamento errato potrebbe compromettere la generazione di energia e le comunicazioni, limitando la durata e l’efficacia della missione. I pannelli solari potrebbero non essere orientati correttamente verso il Sole, riducendo la quantità di energia prodotta. Le antenne potrebbero non essere puntate verso la Terra, ostacolando le comunicazioni.
La missione Athena, come il suo predecessore Odysseus, ha un design alto e slanciato, con un’altezza di 4,8 metri. Questa “altezza da giraffa“, come è stata definita, ha sollevato preoccupazioni sulla stabilità del lander, soprattutto in fase di atterraggio. Il baricentro alto potrebbe aver contribuito all’orientamento errato, ripetendo l’esperienza di Odysseus.
L’incidente di Athena arriva in un momento in cui la competizione nel settore delle missioni lunari private è più agguerrita che mai. Solo pochi giorni prima, la rivale texana Firefly Aerospace aveva compiuto un atterraggio di successo con il suo lander Blue Ghost, dimostrando che è possibile raggiungere la Luna con successo al primo tentativo.
Nonostante gli intoppi, la missione ha un grande valore scientifico. L’altopiano di Mons Mouton è una regione inesplorata del polo sud lunare, dove si sospetta la presenza di ghiaccio d’acqua. La missione potrebbe fornire dati preziosi sulla composizione e la storia geologica di questa regione. L’incidente ha evidenziato la necessità di migliorare la stabilità e l’affidabilità dei lander, soprattutto in vista delle future missioni con equipaggio. La lezione di Athena servirà da monito per le aziende che si avventurano nell’esplorazione spaziale: la Luna è un ambiente ostile e imprevedibile, e ogni missione richiede una pianificazione meticolosa e una tecnologia all’avanguardia.
Missione Athena e il programma CLPS: un passo avanti nell’esplorazione lunare commerciale
La missione Athena di Intuitive Machines si inserisce nel più ampio contesto del programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS) della NASA, un’iniziativa da 2,6 miliardi di dollari volta a coinvolgere l’industria privata nell’esplorazione lunare. Questo programma rappresenta un pilastro fondamentale del progetto Artemis, l’ambizioso piano della NASA per riportare gli astronauti sulla Luna e gettare le basi per future missioni su Marte.
Il programma CLPS segna un cambio di paradigma nell’esplorazione spaziale, con la NASA che si affida sempre più a partner commerciali per ridurre i costi e accelerare il ritmo delle missioni. Questo approccio innovativo permette di sfruttare l’agilità e l’efficienza del settore privato, liberando risorse per le missioni più complesse e di lungo termine.
La missione Athena è stata concepita per trasportare un’ampia gamma di strumenti scientifici e tecnologici all’avanguardia, tra cui spiccano il PRIME-1, uno strumento della NASA equipaggiato con una trivella per l’indagine del ghiaccio e di altre sostanze chimiche presenti nel sottosuolo lunare, integrato con uno spettrometro per l’analisi dei campioni estratti. Il MAPP, un rover di dimensioni paragonabili a quelle di un beagle, progettato per testare la rete cellulare 4G sviluppata da Nokia Bell Labs, una tecnologia destinata a essere integrata nelle future tute spaziali degli astronauti.
Grace, un drone saltellante dedicato alla figura dell’informatica Grace Hopper, con l’obiettivo di esplorare crateri in ombra permanente, luoghi dove la luce solare non è mai giunta. Inoltre, la missione prevedeva il trasporto di altri rover e tecnologie sperimentali. Tuttavia, a causa del problema di orientamento del lander, l’utilizzo ottimale di tali strumenti rimane incerto.
L’allunaggio è una manovra estremamente complessa, resa ancora più difficile dalla mancanza di atmosfera lunare. Questo esclude l’uso di paracadute, costringendo i lander a fare affidamento su sistemi di propulsione e navigazione estremamente precisi.
La missione Athena ha beneficiato delle lezioni apprese dalla precedente missione di Intuitive Machines, Odysseus, che aveva subito un atterraggio problematico. Tuttavia, nonostante i miglioramenti apportati, l’orientamento errato di Athena dimostra quanto sia difficile operare in un ambiente così ostile.
La missione Athena è stata lanciata a bordo di un razzo SpaceX Falcon 9, insieme alla sonda Lunar Trailblazer della NASA. Questa missione, progettata per mappare la distribuzione dell’acqua sulla Luna, sta incontrando difficoltà di comunicazione con il controllo di terra.
Conclusioni
Nonostante gli intoppi, le missioni CLPS rappresentano un passo fondamentale verso un’esplorazione lunare più sostenibile e accessibile. L’esperienza acquisita da Intuitive Machines e da altre aziende coinvolte nel programma contribuirà a migliorare le tecnologie e le procedure per le future missioni, sia robotiche che umane.