La prevalenza globale della miopia nei bambini e negli adolescenti è triplicata dal 1990 e si prevede che raggiungerà il 40% entro il 2050, con fattori come genere, urbanizzazione e istruzione che determinano tassi più elevati. La pandemia di COVID-19 potrebbe aver peggiorato la tendenza, soprattutto in Asia, dove si prevede che la prevalenza sarà più alta.
Miopia: un problema di salute pubblica in crescita
La condizione colpisce attualmente circa un terzo dei bambini e degli adolescenti in tutto il mondo. I principali fattori di influenza includono il genere femminile, la residenza in Asia orientale o in aree urbane e il livello di istruzione.
Secondo un’analisi completa dei dati esistenti pubblicata sulla rivista British Journal of Ophthalmology, circa un terzo dei bambini e degli adolescenti in tutto il mondo è miope e si prevede che entro il 2050 il numero di casi di miopia in questa fascia d’età supererà i 740 milioni.
I risultati indicano che il sesso femminile, la residenza in Asia orientale o in aree urbane e il livello di istruzione sembrano essere tutti fattori chiave che influenzano la prevalenza.
La miopia, che descrive la difficoltà a vedere oggetti a distanza, di solito inizia nella prima infanzia e tende a peggiorare con l’età, spiegano i ricercatori. Essa è emersa come un importante problema di salute pubblica, in particolare nel Sud-est asiatico.
Ma la più recente revisione globale della sua prevalenza è arrivata solo fino al 2015. Per ottenere un quadro più aggiornato, al fine di informare la politica sanitaria e gli sforzi preventivi, i ricercatori hanno stimato la prevalenza attuale e futura della miopia fino al 2050 tra i 5 e i 19 anni.
Gli scienziati hanno attinto a tutte le ricerche pertinenti e ai report governativi, pubblicati fino a giugno 2023. Hanno incluso un totale di 276 studi, che hanno coinvolto 5.410.945 bambini e adolescenti e 1.969.090 casi di miopia, da 50 paesi in Asia, Europa, Africa, Oceania, Nord e America Latina.
Essi hanno messo insieme i dati di tutti questi studi, tenendo conto di variabili geografiche, temporali e di altro tipo.
La loro analisi ha rivelato un aumento della prevalenza complessiva più che triplicato tra il 1990 e il 2023, passando dal 24% nel 1990-2000 al 25% nel 2001-10, seguito da aumenti molto più netti al 30% nel 2011-19 e al 36% nel 2020-23, equivalenti a circa 1 bambino e adolescente su 3.
Mentre la prevalenza tra gli adolescenti ha superato quella tra i bambini, raggiungendo il picco del 54% nel periodo 2020-2023, l’aumento assoluto tra i bambini dal 1990 al 2023 è stato quasi il doppio di quello degli adolescenti.
La prevalenza è stata significativamente più elevata nei paesi a basso e medio reddito rispetto ai paesi ad alto reddito, ed è stata più alta in Giappone e più bassa in Paraguay tra il 1990 e il 2023.
Aumento dei casi di miopia: disparità regionali e demografiche
Alcuni fattori sono stati associati a una prevalenza più elevata, in particolare la residenza nell’Asia orientale (35%) o nelle aree urbane (29%), il sesso femminile (34%), l’adolescenza (47%) e l’istruzione secondaria superiore (46%).
Sulla base dei dati e delle tendenze fino al 2023, si stima che la prevalenza globale complessiva della miopia raggiungerà circa il 40% entro il 2050, superando i 740 milioni di casi, rispetto ai 600 milioni del 2030.
Si prevede un aumento significativo della prevalenza della miopia nei prossimi decenni. In particolare, le ragazze e le giovani donne saranno più colpite rispetto ai loro coetanei maschi. Questa disparità di genere si accentuerà nel tempo, con una differenza prevista del 2% nel 2030, che salirà al 4,5% nel 2040 e al 5% nel 2050.
Si prevede, inoltre, un’incidenza nettamente maggiore tra gli adolescenti (13-19 anni) rispetto ai preadolescenti (6-12 anni), con una differenza che potrebbe raggiungere il 25% entro il 2050.
La pandemia di COVID-19 potrebbe aver avuto un ruolo nel forte aumento dopo il 2020, suggeriscono i ricercatori.
Per spiegare le differenze geografiche, suggeriscono che le popolazioni dell’Asia orientale e meridionale hanno sperimentato un rapido sviluppo economico, accompagnato dal più forte aumento della prevalenza della miopia.
L’elevata incidenza osservata nella popolazione asiatica, in particolare tra i bambini più piccoli, rispetto ad altre regioni, potrebbe potenzialmente spiegare la disparità etnica osservata. Inoltre, è stata osservata una correlazione tra la durata dell’istruzione e l’insorgenza della miopia, il che suggerisce che l’implementazione precoce dell’istruzione formale in alcune nazioni dell’Asia orientale potrebbe potenzialmente fungere da elemento contributivo.
Al contrario, le popolazioni africane mostrano una minore prevalenza di miopia, probabilmente attribuita a tassi di alfabetizzazione più bassi e all’inizio ritardato dell’istruzione formale, che si verifica in genere tra i 6 e gli 8 anni per la maggior parte dei bambini.
Miopia: differenze di genere e raccomandazioni sulla salute pubblica
Le differenze di prevalenza tra i sessi potrebbero anche essere spiegate dal fatto che le ragazze raggiungono la pubertà più velocemente dei ragazzi e tendono a trascorrere meno tempo all’aria aperta e più tempo in attività a distanza ravvicinata, suggeriscono i ricercatori, raccomandando più attività fisica e meno tempo davanti agli schermi per tutti i bambini e gli adolescenti.
Gli scienziati, tuttavia, riconoscono varie limitazioni alle loro scoperte, tra cui la qualità variabile e le notevoli differenze nella progettazione e nella metodologia degli studi inclusi nella loro analisi dei dati aggregati. Anche le definizioni e le valutazioni della miopia variavano ampiamente.
Nonostante queste note limitazioni, data l’ampia dimensione del campione incluso, le stime della prevalenza della miopia sono considerate vicine al numero preciso. È fondamentale riconoscere che la essa potrebbe diventare un peso per la salute globale in futuro.