di Oliver Melis
Le stranezze su Marte non mancano e forse di certe ne faremo volentieri a meno, semplicemente perché la fantasia degli uomini parte al galoppo creando non poche confusioni. Facce, sfingi, piramidi, muraglie, statue, cupole, città, sul suolo di Marte. Nel corso degli anni segnalato di tutto, spesso in modo totalmente ingannevole.
Questa volta Curiosity, il rover della NASA, ha forse scoperto qualcosa di più normale, ma sempre molto interessante, un meteorite, e ora, per averne la certezza si eseguiranno delle analisi più approfondite per scoprirne la vera natura.
Mentre il lander InSight appena giunto sul suolo marziano avviava i suoi sistemi e rimandava al centro di controllo a Terra le prime immagini dal Pianeta Rosso, Curiosity, che sta vagando nel cuore del sito di trivellazione “Highfield”, ha scoperto un oggetto brillante ben visibile nel deserto marziano. L’oggetto è stato trovato dal rover il 26 novembre – e soprannominato “Little Colonsay“, come una piccola isola al largo della Scozia..
Ora gli scienziati della NASA faranno in modo di capire di cosa si tratti utilizzando il ChemCam. Lo strumento, sviluppato dal Los Alamos National Laboratory e dal CESR Laboratory, è infati capace di vaporizzare una piccola parte dell’oggetto – con un raggio laser – e determinarne la composizione attraverso la spettroscopia. Curiosity aveva già studiato con lo stesso metodo, la vaporizzazione attraverso emissione laser, un sospetto meteorite ritrovato nel 2016, e scoperto la sua composizione, a base di nickel e ferro, metalli comuni nei meteoriti. Questo sospetto meteorite, fotografato il 27 ottobre 2016 sempre da Curiosity, che scorrazza all’interno del cratere Gale di Marte da più di 6 anni, fu soprannominato “Egg Rock”,
Appena si parla di Marte c’è sempre qualcuno che, senza aspettare analisi approfondite tira in ballo l’ipotesi della civiltà extraterrestre, certamente molto suggestiva, ma in questo caso forzata, in quanto quasi sicuramente Curiosity ha trovato un semplice meteorite precipitato sul suolo marziano. “Il team di pianificazione suggerisce che potrebbe trattarsi di un meteorite perché è brillante. Ma le immagini possono ingannare”, ha affermato in un comunicato stampa la dottoressa Susanne Schwenzer del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, alla guida della missione di Curiosity (Mars Science Laboratory). “L’analisi chimica ne confermarà la sua natura”, ha aggiunto la ricercatrice, suggerendo che presto verrà “bombardato” dal robot.
All’iniio del 2018 anche il Mars Reconnaissance Orbiter ha individuato quello che sembra un colossale cratere da impatto meteoritico sulla superficie del Pianeta Rosso. Il cratere largo cinque metri, ma con uno “strascico” che si estende per oltre un chilometro, sembrerebbe essere stato lasciato negli ultimi 10 anni. La pressione atmosferica marziana è solo un centesimo di quella terrestre, per questo i meteoriti raggiungono più spesso di quanto avviene sulla Terra il suolo intatti.
Oltre a questa strana roccia lucida Curiosity ha immortalato altri tre oggetti interessanti ma meno appariscenti (Flanders Moss, Forres e Eildon), che finiranno tutti nel mirino del ChemCam e di altri strumenti, come APXS, Navcam, Mastcam e MAHLI.
Fonte: Focus.it; Scienze fanpage.