Leggende metropolitane: un’insolita gravidanza nelle cronache del post guerra civile americana

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di Oliver Melis

Nel novembre 1874  apparve nel volume introduttivo di The American Medical Weekly, una rivista medica di Louisville, un insolito articolo, scritto dal Dr. LeGrand G. Capers e intitolato: “Attenzione ai ginecologi!– Note dal diario di un chirurgo di campo e ospedaliero, C.S.A ”

Nell’articolo, il dottor Capers descrisse un caso di inseminazione artificiale cui aveva assistito in un campo di battaglia della Guerra Civile nel Mississippi, in cui una pallottola era passata attraverso i testicoli di un soldato, e dopo aver percorso una certa distanza colpi una donna mettendola incinta. Il fatto si sarebbe verificato il 12 maggio 1863 intorno alle 15:00. durante la battaglia di Raymond, dove “la brigata del generale di brigata John Gregg delle forze confederate combatteva l’esercito di Grant guidato dal Maggiore generale John A. Logan.

Secondo il dottor Capers, medico dell’esercito dei confederati che si trovava con il suo reggimento durante la battaglia, una casa posta a circa 300 metri dietro le linee confederate, ospitava una madre, che con le sue due figlie e i loro servi osservavano la battaglia in attesa di aiutare i soldati confederati caduti. All’improvviso il dottor Capers notò un soldato cadere a terra e nello stesso istante udì un grido proveniente dalla casa. Il dottor Capers notò che il proiettile era “rimbalzato passando poi attraverso lo scroto, e portando via il testicolo sinistro del soldato”.

Mentre fasciava le ferite del soldato, la madre pregò il dottore a visitare sua figlia. Il dottore acconsentì e scoprì che anche la figlia maggiore era stata ferita da un proiettile. Nel suo caso, il proiettile “era penetrato nella parte sinistra dell’addome, circa a metà strada tra l’ombelico e il processo spinale anteriore dell’osso, e si era perso nella cavità addominale, lasciando dietro di sé una ferita lacerata“.



Il medico ebbe solo il tempo di prescrivere alla ragazza un anodino prima che fosse costretto a ritirarsi con il suo reggimento. Tuttavia, nel corso dei due mesi successivi, essendo di stanza con i feriti nel vicino villaggio di Raymond, fu in grado di visitare regolarmente la giovane donna e la osservò riprendersi completamente dalla sua ferita. Sei mesi più tardi si trovò di nuovo nel quartiere di Raymond e visitò la ragazza. Scoprì che il suo ventre aveva cominciato a gonfiarsi. Tre mesi dopo diede alla luce un figlio.

.La famiglia, di ferrea moralità, era mortificata dal fatto che la figlia non sposata avesse partorito. La figlia, tuttavia insistette che, essendo vergine, non sapeva come fosse accaduta una cosa del genere. il dottore la esaminò e scoprì che il suo imene era intatto. Tuttavia, al momento, non dava credito alla sua insistenza sul fatto che fosse vergine.

Tre settimane dopo la nonna chiese al dottor Capers di esaminare il piccolo perché lo scroto era pericolosamente ingrossato e sensibile. Il dottore lo esaminò, decise di operare e, con suo grande stupore, vi trovò una proiettile.

Dopo una lunga riflessione,su come un proiettile potesse essere finito nel corpo del bambino, il Dr. Capers ricostruì l’incredibile serie di eventi. Ricordava di aver trattato il giovane che era stato colpito da una pallottola che gli aveva attraversato il testicolo sinistro. Questo stesso proiettile, determinò, dovette poi continuare il suo volo, portando con sé dello sperma, prima che finalmente penetrasse nell’addome della giovane donna, impregnandola, e poi facendosi strada nella carne del bambino.

Spiegò la situazione bizzarra alla famiglia, che chiese di incontrare il soldato. Il soldato e la giovane donna finirono per sposarsi e avere altri due bambini, in modo “normale”.

Dopo essere apparsa nell‘American Medical Weekly, questa storia divenne una leggenda. Le sue origini e dettagli non sono noti, ma il profilo di base del racconto è stato ripetuto frequentemente. Un diario medico lo ritenne vero fino al 1959 (F. Donald Napolitani, “Due casi insoliti di piaghe da arma da fuoco dell’utero”, New York State Journal of Medicine, 59, 1959, 491-93). Ma la storia, logicamente non è vera.

Fu interamente inventata dal Dr. Capers, che apparentemente voleva prendere in giro le numerose storie di guerra civile molto abbellite che venivano raccontate negli anni settanta.

Ma lo scherzo finì per ritorcersi sul Dr. Capers.

Il dottore aveva presentato la storia all‘American Medical Weekly anonimamente, non desiderando che il suo nome fosse per sempre legato a una storia così ridicola. Tuttavia, l’editore della rivista, E.S. Gaillard, riconoscendo la calligrafia del dottore e riconoscendo anche che la storia era una finzione incredibile stampò il pezzo citando Capers come autore.

Insomma, bufale e creduloni esistono da sempre.

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