La tecnologia innovativa sta cercando in ogni modo di garantire più possibile il rispetto della natura. In questo ambito rientrano sicuramente la creazione da parte di molte case produttrici di veicoli elettrici, in grado di limitare più possibile l’inquinamento derivante dai gas di scarico.
Una problematica legata alle auto elettriche è derivata dalla loro durata, un fattore che secondo un recente studio sarà migliorato grazie all’utilizzo del compound litio-metallo, in grado di accumulare e quindi fornire molta più energia alla vettura.
Le auto elettriche indubbiamente sono la base per fornire un futuro ecologico nella mobilità. La crisi scaturita dal Coronavirus ha portato ad un velocizzazione delle riforme fatte per la mobilità ecologica, una condizione già in previsione da molti anni. Come detto prima, una delle maggiori problematiche delle auto elettriche è da sempre la capacità di autonomia e la facilità di effettuare la ricarica, purtroppo non sempre disponibile.
I produttori a livello internazionale stanno cercando innanzitutto come sfida di rendere più possibile le auto ecologiche, ma anche comode come quelle a normale carburante. Negli ultimi anni sono state moltissime le innovazioni raggiunte sulle auto elettriche, a cui ora si è aggiunta un ulteriore svolta per questo mercato.
Un recente studio condotto in sinergia dall’Idaho National Laboratory (Inl) e dalla California University di San Diego, spiega che l’utilizzo di batterie composte da litio e metallo, sono in grado di aumentare di molto l’accumulo di energia.
I due materiali formano unendosi insieme un compound “privo di forma”, un elemento in grado di decuplicare la capacità di trattenere la carica. Questa nuova batteria rivolta alle auto elettriche si basa sui vantaggi chimici dell’unione del litio con il metallo.
Le batterie create rientrano nella categoria a stato solido, quindi presentano la possibilità di essere caricate in tempi molto brevi e la capacità di trattenere moltissima energia. Purtroppo, è una tipologia di batterie che presenta anche svantaggi, tra cui troviamo che sono soggette ad alto rischio di fratturazione, incendio ed esplosione, allo stesso modo degli smartphone.
I ricercatori americani stanno cercando di minimizzare più possibile tutti i rischi derivati dall’utilizzo delle batterie, attraverso l’uso durante le fasi di ricarica di un microscopio elettronico raffreddato ad azoto liquido, in grado di rilevare i problemi derivati dalla formazione dei cristalli di litio responsabili delle falle delle batterie. Il litio prima di trasformarsi in una formazione solida misto a metallo passa in una fase definita amorfa, una formazione paragonabile al vetro, una struttura che presenta caratteristiche energetiche di gran lunga superiori.
Questo tipo di forma si ottiene molto più facilmente tramite una carica lenta, ma allo stesso tempo avviene anche se il litio inizia a prendere una struttura amorfa simil vetrosa, una condizione che rimane stabile durante tutta la ricarica. Questo passaggio in futuro potrà provocare una revisione del progetto delle batterie per vetture elettriche, arrivando a stravolgere completamente gli standard attuali.
Gli scienziati americani ritengono che ci vorrà ancora del tempo e che al momento si trovano ancora in una fase iniziale del progetto, ma sono anche convinti che l’unione del litio col metallo potrà creare batterie con una capacità elettrica fino a 500 Wh per chilo. In altre parole la capacità di questa nuova batteria arriverebbe al doppio dello standard attuale, tutto garantendo una sicurezza del 100% del prodotto, quindi bisogna solo aspettare che venga omologata per essere utilizzata.
Le auto elettriche verso una svolta evolutiva grazie alle batterie a litio amorfo
La tecnologia innovativa sta cercando in ogni modo di migliorare le prestazioni delle auto elettriche, soprattutto per quanto riguarda la capacità di autonomia e la facilità di effettuare la ricarica. Un recente studio condotto dall’Idaho National Laboratory e dalla California University di San Diego ha creato una batteria a litio amorfo con una capacità elettrica fino a 500 Wh per chilo, il doppio dello standard attuale
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