La prima piattaforma galleggiante oceanica ibrida per produrre energia da vento, sole e onde marine

Quello che rende unica questa particolare piattaforma è il fatto di essere stata concepita con un sistema modulare, estremamente facile per capacità di connessione ed espansione, quindi con una varietà di combinazioni differenti possibili.

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Una start up tedesca – la Sinn Power – ha sviluppato una piattaforma marittima modulare capace di generare energia rinnovabile da sole, vento e onde marine. Partendo nell’estate del 2020, si spera che possa offrire ai produttori di pannelli solari la possibilità di testare e verificare un sistema modulare fotovoltaico su una piattaforma a largo della Grecia, come parte di un progetto per l’autosufficienza energetica.

L’idea della conversione dell’energia delle onde marine in mare aperto (wave energy conversion, WEC) non è nuova e ulteriori sviluppi pionieristici stanno prendendo forma. Comunque, quello che rende unica questa particolare piattaforma è il fatto di essere stata concepita con un sistema modulare, estremamente facile per capacità di connessione ed espansione, quindi con una varietà di combinazioni differenti possibili.

Il design modulare è stato l’elemento chiave da quando siamo partiti con lo sviluppo delle tecnologie marine che consentono flessibilità e una vasta varietà di applicazioni”, ha detto a Forbes il dottor Philipp Sinn, amministratore delegato di Sinn Power. “La piattaforma galleggiante può fornire energia rinnovabile alle isole attorno al mondo per esempio, e contribuire alla diffusione di queste ‘fattorie del vento’ in tutto il pianeta”.

I sensori elettrici IP-68 trasmettono continuamente dati ai centri di analisi, attivati per l’immediata segnalazione di anomalie e per la prevenzione di potenziali falle sistemiche. Analizzando i modelli di energia prodotti, Sinn sostiene che si potrà ottimizzare facilmente un piano di gestione per i potenziali clienti e anticipare così le riparazioni prima che un danno serio avvenga realmente. La chiave, precisa Sinn, è rendere questa tecnologia a buon mercato.

Ogni unità galleggiante, o ciascun modulo, consiste di quattro convertitori integrati di energia dalle onde marine, in grado di produrre elettricità a seconda delle condizioni dei mari.

Nelle zone con un basso potenziale di energia dalle onde, il modulo potrà essere equipaggiato con un sistema di celle fotovoltaiche da 20 kiloWatt (kW); allo stesso modo, quattro piccole turbine per il vento – con un picco di 6kWp – possono essere allestite, e può essere messa in funzione persino una combinazione dei tre sistemi per ottimizzare al meglio le condizioni ambientali in cui si trova la piattaforma.

Il titolare della start up tedesca precisa che non vi sono limiti relativamente a quante unità possa avere una piattaforma. “Alla fin fine, si tratta sempre dello stesso lavoro, anche in caso di un super modulo. Possiamo usare le stesse parti, le stesse componenti elettroniche senza alcun riguardo a come la configurazione sia sta costruita. Di conseguenza, tramite questa strategia, vogliamo aumentare i volumi, con bassi livelli di pratiche, e quindi dimostrare che l’energia dalle onde marine è realmente più attrattiva di quella prodotta dal Sole”, conclude il ragionamento Sinn.



Basata vicino Monaco di Baviera (Germania) e con un sistema di test permanente ad Heraklion sull’isola di Creta (Grecia), l’idea ha attirato molta attenzione, sia da potenziali partner che da investitori. È impressionante che in soli due anni si sia già passati dal brevetto al prototipo.

Ora stiamo preparando una piattaforma galleggiante che sarà usata come trampolino di lancio per sviluppare un più ampio accesso a tutti i potenziali clienti. Politici e rappresentanti di altri Paesi europei l’hanno già visitata. Il prossimo immediato obiettivo per la nostra società – conclude il dottor Sinn – sarà quello di essere capaci di sviluppare un’adeguata operazione di marketing per i nostri sistemi elettronici unici”.

Fonte: Forbes

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