La prima immagine del lato lontano della Luna

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La luna impiega la stessa quantità di tempo per girare una volta sul proprio asse e per compiere una rivoluzione attorno alla Terra: 27,3 giorni. Queso accade per via del cosiddetto “blocco delle maree“, per il quale vediamo sempre la stessa faccia della luna, che chiamiamo il lato vicino.

Questa faccia familiare ha accolto molti visitatori nel corso degli anni, sia robotici che umani; tutte e sei le missioni Apollo con equipaggio della NASA sulla superficie lunare sono scese sul lato vicino. Il lato più lontano è un obiettivo molto più difficile per l’esplorazione di superficie, perché la massa rocciosa della luna bloccherebbe la comunicazione diretta con qualsiasi lander o rover.

Per far fronte a questo problema, la Cina ha lanciato un satellite relay chiamato Queqiao nel maggio 2018. Queqiao si è posizionato al punto 2 di Lagrange terra-luna, un punto gravitazionalmente stabile oltre la luna da cui il satellite resta in vista sia dello Chang’e 4 che della Terra.

Il flusso di dati attraverso Queqiao sarà probabilmente molto ampio. Chang’e 4,  lanciato il 7 dicembre  e inserito nell’orbita lunare 4,5 giorni dopo, vanta otto strumenti scientifici: quattro sul lander e quattro sul rover. 

Il lander include la Landing Camera, la Terrain Camera, lo spettrometro a bassa frequenza, i Lunar Lander Neutrons e Dosimetry, forniti dalla Germania. Il rover ha una fotocamera panoramica, il radar a penetrazione lunare, lo spettrometro di imaging visibile e vicino all’infrarosso, e l’analizzatore avanzato per piccoli neutrali.

Chang’e 4 sarà quindi in grado di caratterizzare l’ambiente circostante in modo molto dettagliato, sondando la composizione della superficie e la struttura a strati del terreno sotto il lander. Tali osservazioni potrebbero aiutare i ricercatori a capire meglio perché i due lati della Luna sono così diversi.

La missione Chang’e 4 integra anche un esperimento biologico, che traccerà come crescono e si sviluppano i bachi da seta, i pomodori e le  piante di Arabidopsis  sulla superficie lunare. La missione farà anche osservazioni sulla radioastronomia, sfruttando l’eccezionale pace e tranquillità del lato opposto. (Queqiao sta anche raccogliendo dati astronomici, usando uno strumento a sé stante chiamato Explorer Low-Frequency.)

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