Elon Musk sta lavorando per avviare una base abitata su Marte prima del 2030, ma il suo primo residente permanente potrebbe non essere affatto umano. Il CEO di SpaceX ha affermato giovedì che c’è una possibilità del 30% che il primo abitante del pianeta rosso possa essere una sorta di superintelligenza artificiale.
È un annuncio audace da parte dell’imprenditore, soprattutto considerando che negli ultimi anni ha regolarmente invitato i legislatori a prendere più sul serio lo sviluppo dell’intelligenza artificiale regolamentandola entro parametri ben definiti.
SpaceX si è data un calendario ambizioso che prevede l’invio di due navi stellari su Marte entro il 2022, gettando le basi per l’invio di altre quattro navi nel 2024, due delle quali porteranno i primi esseri umani su Marte. Musk ha dichiarato nello scorso novembre che una colonia su Marte potrebbe prendere forma nei prossimi sette-dieci anni, il che significa che potrebbe arrivare già nel 2025. Ciò suggerirebbe che Musk pensa che ci sia una possibilità che Marte otterrà il suo primo residente umano permanente molto tempo dopo la costituzione di una colonia, il che aprirebbe la strada all’ipotesi di un’intelligenza artificiale che sovrintenda alla gestione dei lavori di costruzione della colonia attraverso strumenti robotici.
Un’intelligenza artificiale di stanza su una base di Marte potrebbe anche avere il ruolo più banale di gestire le operazioni di manutenzione degli habitat costruiti durante le missioni umane, ambienti come quelli progettati dall’ambrobiologo Lewis Dartnell. La NASA ha già utilizzato l’intelligenza artificiale per le sue missioni su Marte in ruoli limitati, utilizzando una serie di simulazioni per progettare un nuovo codice per il rover Curiosity che riduce la pressione sulle ruote del 20 percento. La società di sviluppo software Neurala ha sviluppato sviluppato un software per aiutare il rover a muoversi sul suolo marziano salvaguardando il più possibile le ruote.
C’è un certo numero di utilizzazioni potenziali molto interessanti per l’intelligenza artificiale, ma Musk, in generale, è sempre stato cauto sulle conseguenze dello sviluppo di una superintelligenza. Nel luglio 2017, nel corso di un incontro con i governatori degli stati americani dichiarò che l’IA rappresenta “un rischio fondamentale per l’esistenza della civiltà umana“. Poco tempo dopo, Musk ha invitato i legislatori a regolamentare velocemente lo sviluppo delle IA. Nel frattempo, La sua startup Neuralink lavora per creare interfacce cervello-computer per creare una relazione simbiotica con le Intelligenze Artificiali allo scopo di poterne avere un maggiore controllo.
A proposito di probabilità, Elon Musk, che ha 47 anni, lo scorso mese ha affermato che ci sono almeno il 70% delle possibilità che lui stesso, nel corso della sua vita, si rechi su Marte, dove in passato ha dichiarato di voler essere sepolto.