La poliomielite torna a colpire in Papua-Nuova Guinea

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Un focolaio di polio è stato ufficialmente confermato in Papua-Nuova Guinea. Si tratta di una novità particolarmente brutta perchè questa grande isola è stata dichiarata libera dalla polio ormai da 18 anni.

Secondo le autorità sanitarie, il primo caso del virus è stato diagnosticato nello scorso aprile in un giovane ragazzo della provincia di Morobe e, da allora, sono stati segnalati diversi altri casi. Il fatto è particolarmente preoccupante perchè nell’area della provincia di Morobe la copertura vaccinale per questa malattia risulta piuttosto bassa e, stando ai dati diffusi dalle autorità sanitarie locali, meno di due terzi dei bambini ricevono tutte e tre le dosi.

Il paese non ha una grande infrastruttura sanitaria e soffre di seri problemi alle strutture deputate all’igiene, cosa che offre a questo virus, comunemente trasmesso attraverso la via oro-fecale, la possibilità di diffondersi facilmente. In ogni caso, secondo un funzionario dell’OMS,  è improbabile che un’eventuale epidemia si diffonda ad altri paesi a causa sia dell’isolamento della nazione sia dell’elevato livello di immunizzazione vaccinale riscontrato in altre parti del mondo.

La polio, che infetta solo gli esseri umani, si sta avvicinando all’eradicazione in natura. Nel 1988, venivano contati 350.000 casi in tutto il mondo in 125 paesi diversi. Nel 2017, i casi segnalati erano ridotti a soli 22, grazie alla spinta mondiale guidata da governi, organizzazioni sanitarie, UNICEF e partner privati, tra cui la Fondazione Bill & Melinda Gates, per eliminare la malattia attraverso una campagna globale di vaccinazioni.

La vaccinazione antipolio si può assumere per via orale (OPV), o per via endovenosa (IPV).



La poliomielite provoca una serie di effetti negativi sulla salute e, cosa peggiore, in un caso su 200, è la causa di una forma di paralisi irreversibile. Tra le persone colpite in questo modo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che il 5-10% muoia per compromissione dei muscoli respiratori.

Al momento non esiste ancora una cura in grado di combattere questa malattia, l’unica soluzione è la prevenzione attraverso il vaccino. I più vulnerabili alle infezioni sono i bambini sotto i 5 anni.

Quest’anno, finora, sonostati registrati solo 15 casi di poliomielite. Come spiega il sito della BBC, l’eradicazione definitiva di questa insidiosa malattia è ormai vicino ma si registrano ancora casi Afghanistan, Nigeria e Pakistan.

“La mancata eliminazione della polio da queste ultime roccaforti rimanenti potrebbe portare a 200.000 nuovi casi ogni anno, entro 10 anni, in tutto il mondo”, spiega l’Oms.

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