La NASA ha assegnato alla compagnia di tecnologia spaziale Maxar un contratto da 375 milioni di dollari per sviluppare il primo segmento del Lunar Gateway. Maxar è quindi la prima azienda a potersi vantare di essere diventata partner commerciale del progetto di ritorno alla Luna della NASA. Il modulo assegnato alla Maxar è quello di potenza e propulsione, in pratica il cuore pulsante dell’avamposto lunare ed anche il primo che sarà inviato in orbita cislunare. Questo modulo dovrà fornire energia, l’area di attracco e capacità di manovra, oltre alla possibilità di controllare la quota e ai sistemi di comunicazione alla Stazione Spaziale che orbiterà tra la Terra e la Luna.
Blue Origin e Draper, entrambe aziende del proprietario di Amazon Jeff Bezos, contribuiranno alla realizzazione dei moduli di test, Maxar dovrà dimostrare l’efficiente operatività del modulo nel corso di un vero e proprio volo spaziale, la cui data di lancio è, per ora, prevista nel 2022. La fase di test dovrebbe durare un anno e quando sarà terminata l’elemento verrà posizionato nell’orbita definitiva diventando di fatto il primo elemento attivo del Lunar Gateway.
Nel suo annuncio, la Maxar ha comunicato che l’elemento sarà basato sulla sua piattaforma per veicoli spaziali della serie 1300. Inoltre, nel comunicato viene detto che che un elemento chiave del design del segmento sarà il Roll Out Solar Array (ROSA) della NASA. La compagnia ha annunciato in teleconferenza che sceglierà un razzo commerciale per lanciare il modulo di potenza e propulsione entro i prossimi 12-18 mesi. Secondo alcune fonti, il New Glenn di Blue Origin dovrebbe essere il favorito in questa selezione, stante il coinvolgimento dell’azienda nel progetto.