La galassia solitaria

Il "Local Void" è una zona del cosmo all'interno della ragnatela dell'Universo in cui esistono pochissime o nessuna galassia. In effetti ESO 461-36 non è l'unica galassia conosciuta all'interno del Vuoto Locale.

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Dall’inizio della pandemia dobbiamo tenere tra di noi una distanza sociale e sembra che anche una galassia stia seguendo il nostro esempio tutta sola nel mezzo del vuoto del cosmo. La galassia si chiama KK 246, nota anche come ESO 461-036, è una nana irregolare distante 11 milioni di anni luce.
Tuttavia la visione può essere ingannevole. La galassia solitaria sta attraversando ad alta velocità una regione vuota dello spazio chiamata Local Void o “Vuoto Locale“, una vasta regione di spazio situata nelle adiacenze del Gruppo Locale, l’ammasso di galassie che comprende anche la nostra Via Lattea.
Il vuoto locale è una zone del cosmo, delimitata da filamenti di galassie, nel quale stelle, gas e galassie sono presenti ad una concentrazione molto più bassa a quella di altre zone. Quindi, in realtà, il vuoto non è del tutto “vuoto”, ma contiene una concentrazione di materia inferiore a quanto previsto dalla cosmologia standard.
Solitamente non si osservano galassie isolate come ESO 461-036. E sebbene la piccola galassia nana irregolare appaia circondata da galassie, queste in realtà si trovano ben oltre questo vuoto e fanno parte di altri gruppi o ammassi di galassie.
Il “Local Void” è una zona del cosmo all’interno della ragnatela dell’Universo in cui esistono pochissime o nessuna galassia. In effetti ESO 461-36 non è l’unica galassia conosciuta all’interno del Vuoto Locale.
In tale zona sono presenti NGC 6503 (soprannominata Lost-in-Space galaxy) e MCG-01-41-006. Recenti osservazioni effettuate con il Telescopio spaziale Hubble hanno rilevato l’esistenza di due galassie nane, Pisces A e Pisces B, che per miliardi di anni hanno stazionato all’interno del Vuoto Locale e che ora sono entrate a far parte delle galassie del gruppo Locale. Entrate in contatto con il gas intergalattico dell’ammasso, mostrano segni di attività di starburst che è iniziato circa 100 milioni di anni fa.
Gran parte delle galassie sono attorniate da un nugolo di galassie satellite e sono esse stesse parte di aggregati più grandi chiamati gruppi o cluster. Queste grandi concentrazioni di galassie fanno parte di strutture a grande scala dell’universo, filamenti che contengono milioni di galassie e che circondano vasti spazi vuoti.
Il Vuoto Locale è stato scoperto nel 1987 da R. Brent Tully, dell’Istituto di Astronomia dell’Università delle Hawaii, e Rick Fisher, del National Radio Astronomy Observatory, ed è suddiviso in tre distinte aree separate da sottili filamenti e delimitato dal Foglio Locale, una struttura appiattita in cui si trovano una sessantina di galassie, tra cui la Via Lattea, accomunate dalla medesima velocità peculiare e che fa parte del Gruppo Locale.
Il “Local Void” ha dimensioni stimate pari a circa 230 milioni di anni luce x 150 milioni di anni luce. La nostra galassia, la Via lattea è ampia circa 150.000 anni luce, un mero nulla rispetto al vuoto locale. Più grandi e più vuote, sono queste regioni dell’Universo più debole è la loro forza di gravità che farebbe da attrattore per qualsiasi cosa all’interno della zona stessa verso concentrazioni di materia.
Uno studio del 2019 ha dimostrato che KK 246 / ESO 461-036 si sta davvero muovendo molto rapidamente, a 350 km / s.
Una spiegazione speculativa è che l’energia oscura presente nel vuoto locale sta espandendo lo spazio e allontanando la galassia ad alta velocità.
Si pensa che il Vuoto Locale sia in fase di espansione e che il Foglio Locale, che ne costituisce una delle pareti, sia in allontanamento dal centro del Vuoto Locale alla velocità di circa 260 km/s.
Fonti:

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